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mercoledì 11 aprile 2007

Codice di condotta per blogger: perché?

Ecco, ci sono tante cose che non capisco, alcune le lascio lì, dopo un po’ che sto a sbatterci la testa e non ci arrivo, se proprio sono al di sopra della mia portata mi rassegno (almeno temporaneamente) e spero di riuscire a continuare a farne senza. Alcune altre, invece, non le capisco ma vorrei tanto... ed allora mi faccio in quattro, studio, chiedo aiuto, ma io devo capire. Ora io mi chiedo se ci sia proprio la necessità impellente di metter su un codice di condotta per blogger, soprattutto se c’è il rischio che diventi una sorta di tavole della legge con i dieci comandamenti che sono otto divieti! Questo mi fa paura: non sarà il caso della blogosfera italiana, ma tutte le censure sono nate così, con il pretesto che qualcosa possa offendere qualcuno… non sopporto le censure (propedeutiche al coprifuoco), non voglio nel modo più assoluto che mi sia limitata quella libertà che a volte a caro prezzo qualcuno ha conquistato per me (e per tutti noi), mi reputo una persona educata che sa darsi le “proprie regolate” autonomamente e almeno in rete rivendico la possibilità di dire quello che mi va, anche rischiando qualche volta di “farla fuori dal vaso”! …Se poi qualcuno dovesse offendersi, peggio per lui!

P.S.
Pare che altri la pensano allo stesso modo:
Un codice di condotta per i blogger? No, grazie. (by Giovy)
La vexata quaestio su cui sta dibattendo la blogosfera italiana (sempre molto attenta a quanto si dice in quella americana, a quanto pare) riguarda la proposta di introdurre un codice di condotta per i blogger, avanzata dai...