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giovedì 25 dicembre 2008

Il Natale vero è tutta un'altra cosa

Non so bene il perché... (a me il Natale è sempre piaciuto, da quando ero bambino è sempre stata la mia festa preferita) ...eppure quest'anno, dal momento in cui sono apparsi i primi addobbi nelle strade zeppe di negozi e sulle case, sono entrato in "modalità Grinch".

Così non mi sono entusiasmato come al solito andando in cerca dei regali da fare e neanche quando ho cominciato a ricevere telefonate di auguri, email e sms tutti molto teneri, mielosi e sdolcinati. Tutto questo fino a stasera, quando ho ricevuto un sms da una persona molto importante per me: erano auguri nuovi, belli, proprio quelli che mi servivano. Mi hanno fatto bene, mi hanno riconciliato col Natale, tanto che voglio girare a tutti quelli che leggeranno queste righe il testo del messaggio ed augurare sinceramente


Buon Natale!
Il testo del messaggio ricevuto:
"X questo Natale ti auguro il meglio: la pace, l'amore, la gioia, bla bla bla...
Tutte cazzate! Basta con queste stronzate!

Ti auguto scopate incredibili, orgasmi indimenticabili, che lavori la metà e ti paghino il triplo, centinaia di notti di piacere e che tu vinca alla lotteria diventando milionario.
Se invii questo msg a 10 persone non succederà un cazzo come al solito, ma almeno farai sorridere qualche amico o amica!
Bacioni, vecchio mio!"


domenica 26 ottobre 2008

Acer One e MSI Wind

Ho avuto tra le mani per qualche giorno due gioiellini di netbook, quei mini computer (una volta "mini computer" indicava un affare gigantesco!) portatili che spopolano tra addetti ai lavori e neofiti, tra supertecnologici e profani, che hanno subito trovato un senso di esistenza che mancò ai palmari di qualche anno fa. Uno dei due si chiama Acer One, l'altro invece MSI Wind: i due modelli li ho scelti volutamente diversi tra loro in fatto di equipaggiamento e caratteristiche, poiché non volevo confrontare due macchine simili, fare i test per verificarne le prestazioni e tutte le altre solite cose; stavolta ho preferito comparare quelle prerogative che fanno venir voglia di acquistare un netbook... vediamo:

MSI Wind e Acer One

Molte sono le caratteristiche in comune, a partire dal processore Intel Atom N270 a 1,6 GHz, la porta ethernet e, ovviamente, la scheda di rete wireless, l'uscita video per un monitor esterno, le 3 porte USB 2.0, le porte audio in e out, l'alimentatore esterno della stessa identica grandezza e peso (pur essendo di voltaggio leggerissimamente diversi tra loro) ma veniamo alle differenze.
L'Acer One è un apparecchio senza hard disk classico, ha 8Gb di HD "solido" + 2 card reader di cui 1 dedicato all'espansione della memoria di massa, ha 512 Mb di ram, una batteria a lunga durata, lo schermo da 8,9 pollici e monta come sistema operativo una versione appositamente customizzata di Linpus, distribuzione Linux derivata da Fedora. È di un elegantissimo colore blu metallizzato e la bilancia della mia cucina lo ha pesato per 961 grammi.
L'MSI Wind dispone un hard disk sata-II da 80 Gb, ha 1 Gb di ram, un lettore di memory card, lo schermo luminosissimo da 10", il sistema operativo di default è Windows XP, il peso (sempre dato dalla bilancia per i dolci della mia signora) è di 1161 grammi ed è tutto smaltato di un accattivante bianco perlato.
Volendo comprarne uno (mi sembra esagerato tenerli entrambi), quale scegliere? Impossibile rispondere senza prima farlo ad un'altra domanda: su cosa basare la scelta? Ragioniamo...
Se la scelta deve essere basata sulla portabilità allora l'Acer One la spunta per il peso ridotto (2 etti potrebbero fare la differenza), la maggiore durata della batteria e per le dimensioni dal momento che è circa un centimetro meno lungo e circa un centimetro meno profondo.
Se la scelta la basiamo sulla funzionalità, potremmo pensare che 80Gb, anche se non sono un'enormità, possono sempre far comodo; che su uno schermo più grande e molto più luminoso e leggibile si opera sicuramente meglio (inoltre, cosa molto importante, bisogna considerare che se li colleghiamo ad un monitor esterno, il Wind tira fuori un'immagine perfettamente nitida e pulita, mentre il monitor collegato all'One risulta completamente inutilizzabile e illeggibile); che la tastiera dell'Acer mi ha dato un'ottima sensazione di precisione ed i tasti sono abbastanza grandi e ben distanziati, ma forse la maggiore dimensione di quella dell'MSI compensa quel gioco dei tasti appena accentuato. Il sistema operativo, poi, come lo valutiamo? La macchina blu con Linpus ha tutto per essere utilizzato out the box ma se volessimo aggiungere qualche programma (o forse lo vogliamo utilizzare veramente solo per navigare e postare su twitter mentre siamo sull'autobus?) dove lo mettiamo? ...Ed anche: dove lo prendiamo? L'apparecchio bianco ha Windows XP (lo so che tutti pensiamo che fa schifo) e poco altro, ma sappiamo che riusciremmo a trovare facilmente qualsiasi programma (software libero ed open source) per continuare a fare tutto quello che facciamo abitualmente sui nostri PC.
Insomma: se è per fare il fighetto la scelta va sul leggero, se si vuole anche una certa utilità bisognerà scegliere l'altro. Io ho già fatto la mia scelta... e voi?.
Ci sono un po' di foto (purtroppo non di eccelsa qualità) qui, qui e poi anche qua e qua.

domenica 12 ottobre 2008

Trasformare una domenica noiosa in un giorno da ricordare

Domenica. Noiosa. …Non perché sia domenica ma proprio perché oggi è una di quelle giornate che chiedono poco e danno nulla, di quelle che se dovessi ricordarla e ti domandassero: “che giorno era?”, ti verrebbe facile rispondere: “un giorno di merda…”. Eppure ci saranno tanti per cui la data di oggi resterà scolpita per sempre nella mente, altri per cui il 12 ottobre è già una data importante. Per esempio, il mio amico Mauro, che conosco da quando avevamo 6 anni e che portava sempre un qualche auricolare/cuffietta da molto prima dell’avvento del Walkman (e oggi continua coll’iPod), mi direbbe subito che oggi è il compleanno di Luca Carboni e l’anniversario della scomparsa di John Denver (sono certo di avere ancora una musicassetta del cantante country che mi ha regalato Mauro); così anche Luciano, da sempre innamorato perso della sua squadra, di sicuro se ne uscirebbe con il fatto che oggi si dovrebbe festeggiare il compleanno di Luigi Polentes e di Nestor Sensini, calciatori difensori rispettivamente della Lazio del primo scudetto e di quella del secondo.
Allora? Io solo non trovo un motivo per dare rilievo a questo giorno?
Quando va così mi metto comodo e comincio a sfogliare i miei appunti, quelli di una volta, quelli del liceo e anche più vecchi… A proposito del liceo, scommetto che se fosse ancora in vita, oggi mi avrebbe telefonato anche il mio insegnante di Italiano e Latino, il professor Peppino C. (dallo sguardo sempre allucinato e un numero imprecisato di denti disposti a casaccio su più file a mo’ di squalo bianco) per dirmi: “Ahhh, questa volta ti do 3... perché sono buono, altrimenti meriteresti -2 per aver dimenticato la data di nascita di Eugenio Montale... e quella della morte di Giuseppe Morabito!”.
Finalmente! Grandi, i miei appunti! Ma ci pensate che oggi è addirittura la ricorrenza della scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo? Che giornata fantastica!! Oggi mi sento proprio felice! …E che altro? Tantissimo altro: 62 anni fa viene scelto “Fratelli d’Italia” di Mameli come Inno Nazionale; meno di 50 anni fa alle Nazioni Unite, preso da raptus improvviso, Krusciov si toglie una scarpa ed inizia a sbatterla sulla scrivania a cui si era seduto; e poi i miei appunti parlano (come sempre) dello spazio. Ed esce fuori che nel magnifico anno della mia nascita, il 12 ottobre fu lanciata nell’orbita terrestre la sonda sovietica Voskhod-1, con tre persone a bordo (un astronauta di professione, un medico e uno scienziato) che furono salutate alla partenza dallo stesso Krusciov e ringraziati al ritorno, dopo una missione di 24 ore, da Breznev, salito al potere nel frattempo. Dai quaderni più recenti recupero un’altra informazione: era il 12 ottobre quando si persero le tracce della sonda Magellano che la NASA aveva inviato a “spiare” nelle zone venusiane. Ma gli appunti vanno aggiornati, così vi aggiungo che sempre nella data di oggi, solo 3 anni fa, è partita la sonda cinese Shenzhou-VI con un equipaggio di 2 persone rimaste in orbita poco meno di una settimana.
Visto? Che ci voleva per trasformare questa domenica noiosa in un giorno eccezionale? Poco!
Ora sto molto meglio!

venerdì 8 agosto 2008

Tanta attesa e poi arrivano all'intrasatto

Le stavo aspettando da settimane, le sognavo già qualche mese fa, i giorni passavano lenti e ognuno con una soluzione mancata ad un qualche diverso problema... Le aspettavo, le sognavo, eppure non le programmavo perché sapevo che mancava ancora tanto tempo. La scorsa settimana, poi, è successo che giovedì filava tutto liscio, venerdì si son fatte le 13.30, i colleghi mi hanno salutato più calorosamente del solito e mi hanno augurato "buone vacanze". Quando son tornato a casa, non mi sembrava un giorno diverso e solo la mattina successiva, sulla spiaggia, ho realizzato: erano arrivate le FERIE! Sono trascorsi 7 giorni e vorrei farmi perdonare da tutti quelli che non ho salutato prima di partire, facendolo da queste righe, scusandomi per essermi fatto prendere di sorpresa, augurando a tutti coloro che non sono a lavoro un sincero "buon riposo" ed esortando tutti gli altri a tener duro. Per quanto mi riguarda, ora che mi sono reso conto di essere in ferie, vedrò di godermele! Ciao!

venerdì 13 giugno 2008

La maturità pensando allo spazio

Se qualcuno ha avuto la pazienza di seguire un po' "Il Chicco di Sale" avrà capito che mi piace, di tanto in tanto, aprire i miei vecchi diari per vedere su cosa mi sono concentrato nello stesso giorno attuale ma di tanti anni fa. Così, ho riguardato quello del 1983, era un anno importante per me e per molti dei miei amici, era l'anno degli esami di maturità, eravamo concentrati, le lezioni erano appena terminate ma neanche per un momento avevamo smesso di pensare all'appuntamento con la commissione esaminatrice. Studiavamo, ci confrontavamo, ci ascoltavamo, eravamo preoccupati, ma quel 13 giugno un altro fatto colpì la nostra immaginazione: Pioneer 10 lasciava il nostro Sistema Solare per addentrarsi sempre più nello Spazio Profondo ed essere ancor di più "l'oggetto" fabbricato dall'uomo più lontano dal suo produttore. E' passato un quarto di secolo e, anche se in modo ormai silenzioso, la sonda ne ha fatta di strada, e noi? Anche noi abbiamo fatto qualche passettino e soprattutto, dopo il primo di quell'anno, ne abbiamo dovuti superare di esami! ...E continueremo ad aspettarcene altri per tutto il tempo che avremo, e Pioneer 10 arriverà alla Stella Aldebaran fra soli 2 milioni di anni: farà più in fretta di quanto ci impiegheremo a far terminare tutti gli esami!

P.S.
A proposito, la scorsa settimana ho fatto gli esami del sangue: tutto a posto!...

domenica 18 maggio 2008

Da domani uffici nuovi

Ebbene sì, finalmente sono pronti i nuovi uffici definitivi: l'edificio forse non è un capolavoro di architettura, ma all'interno è tutto molto bello, moderno ed anche elegante. Per quanto mi riguarda sono molto soddisfatto, ho una stanza luminosissima con una ampia vetrata coperta solo da una tenda a pacchetto e dalla quale si scorge il panorama di una vallata tutta verde con il centro storico sullo sfondo. La scrivania color legno è veramente spaziosa, la mia sedia e quelle per gli ospiti sono comode e dispongo di ben due armadi per riporre tutte le mie cose. Purtroppo non comincerò a godermi la mia postazione da subito: domani riceverò la visita dei tecnici della nostra Direzione Generale che ci porteranno il nostro server, il quale era rimasto fisicamente nell’edificio della Sezione Informatica a Roma per tutto il tempo che abbiamo lavorato negli uffici provvisori. Spero che tra domani e dopodomani la questione server sia a posto, cioè che sia posizionato, installato e configurato col collegamento alla Direzione, così che subito dopo potrò dedicarmi a configurare il collegamento con le nostre sedi esterne. Insomma, se tutto andrà secondo i programmi (e Murphy dove lo mettiamo?...) tra circa un mese sarà tutto a regime e forse potrò addirittura cominciare a sognare di fare qualche giorno di ferie, magari anche tutta la settimana di ferragosto! Comunque voglio pensare positivo ed essere compiaciuto che il primo ed importante passo è stato compiuto: avanti il prossimo!

venerdì 2 maggio 2008

Integrazione solidale

Il mio amico Guglielmo, che noi chiamiamo Willy da quando andavamo a scuola, è una persona affabile e cordiale, ha una bella casa e una famiglia serena composta dalla cortesissima moglie e da due splendidi bambini, un maschietto di 11 anni futuro campione di calcio ed una femminuccia, una vera peperina di 8 anni. È socio di una ditta che si occupa di sicurezza industriale e personale e per anni ha fatto la guardia del corpo approfittando dei suoi 197 centimetri di altezza e dei suoi oltre 100 chilogrammi di muscoli. Gli piace portare i capelli molto corti, ma non rasati e la barba, corta anch’essa, scolpita con molta cura e gli piace enormemente indossare quei suoi occhiali con la montatura nera sottile e con le lenti scure, tanto che non li toglie neanche quando cena o guarda i programmi televisivi. Con Wlly si trascorre piacevolmente il tempo scherzando su ogni argomento, perché è un grande buontempone quando nessuno lo fa innervosire. Già, perché se poi perde la pazienza non si controlla, ricorderò per sempre quando, poco più che ventenne, tirò un pugno contro il finestrino dell’auto di un tizio che gli aveva soffiato il parcheggio facendo saltare 2 denti al malcapitato seduto alla guida! Egli è anche un bravissimo cuoco e ieri sera, che la sua signora e i suoi figli erano a casa dei suoceri, ha invitato a cena me ed altri due amici d’infanzia. Abbiamo parlato di tante cose e poi ci ha raccontato dei suoi nuovi vicini. Da poco tempo, infatti, accanto a casa sua abitano 4 giovanotti stranieri (non sarebbe corretto chiamarli extracomunitari perché effettivamente sono cittadini dell’unione Europea, ma di sicuro non sono italiani) e Willy, uomo dal cuore grande, ha voluto dar loro il benvenuto cucinando un dolce squisito e portandolo nella loro abitazione. Porgendolo con un sorriso benevolo ai 4 immigrati, ha indurito un po’ il bicipite stretto nella manica corta della sua t-shirt ed ha detto loro che, per principio, li avrebbe ritenuti responsabili di ogni delinquenza si sarebbe verificata nel vicinato. A quel punto il più grosso dei 4 (forse quello che parlava meglio l’italiano) gli ha risposto che loro non avevano paura di niente e di nessuno e mentre parlava faceva ripetutamente aprire un coltello “a scatto” che poi richiudeva fissando sempre Willy negli occhi. Così il mio caro amico ha alzato un poco la sua maglia lasciando scorgere il calcio della sua pistola e subito l’altro ha aggiunto che proprio per questo (cioè per il fatto di non temere nessuno) si sarebbero adoperati per vigilare di persona che nell’intero quartiere non ci fossero mai problemi di alcun genere.
Che bella l’integrazione!

venerdì 25 aprile 2008

Negate sempre se qualcosa non funziona.

Nell'ambito di una ristrutturazione voluta dalla Direzione Generale dell'azienda per cui lavoro, la Sede dove ho svolto la mia attività negli ultimi 8 anni è stata divisa in due e, alla luce dei miei trascorsi, mi è stato chiesto di tornare ad occuparmi anche dell'informatica. Ho accettato volentieri, ma ora ho un problema: non so se sto diventando un "vecchio rompicoglioni", oppure è il solito semplice fastidio ad essere preso in giro da ragazzotti o grossi palloni gonfiati (o chicchessia!). Tutto nasce dal fatto che tra le apparecchiature elettroniche inviateci dalla nostra Direzione Generale ci sono 2 PC non funzionanti e che dopo 3 mesi trascorsi senza che le nostre richieste di assistenza fossero prese in considerazione, ho scritto a buona parte dell'organigramma aziendale (mancavano solo l'Amministratore Delegato, il Direttore Generale e pochi altri!!!) la seguente email:
Buongiorno,
scrivo per fa
r presente che nella tarda mattinata di oggi ho ricevuto la visita del tecnico per l'assistenza dei due PC (marca XXX mod.YYY) in dotazione nella nostra Sede. In realtà egli aveva avuto segnalazione per uno solo dei PC ma quando gli ho riferito che si trattava di 2 macchine si è reso subito disponibile per guardarli entrambi. Scrivo "guardarli" perché in effetti è stata l'unica cosa che ha potuto fare, costatando che per ognuno di essi era necessaria la "riclonazione", ma era impossibilitato ad eseguirla poiché sprovvisto di CD per lo scopo. Ricordando che io stesso nelle ultime segnalazioni al Pac (TKT n.ZZZ e n.ZZZ+1) avevo suggerito che la soluzione per rimettere in funzione le macchine potesse essere proprio quella di ripristinarle da zero ed avevo chiesto i supporti per poter eseguire l'operazione in proprio evitando che fosse mandato un tecnico, mi meraviglio che arrivi qui una persona senza gli strumenti necessari ed ancor di più quando questa mi comunica che per dotarsi di quei CD "possono volerci 2 giorni o anche 20".
Alla luce di ciò, richiedo che ci vengano inviati altri 2 PC in sostituzione di questi che probabilmente per altre 3 settimane rimarranno inutilizzabili.
Ringraziando anticipatamente, resto a disposizione per ogni ulteriore informazione e colgo l'occasione per porgere distinti saluti.
Per tutta risposta, un paio di giorni più tardi bussa alla mia porta una persona arrivata apposta per la questione. Un altro tecnico? No, è l'ispettore della Direzione che appena entrato mi rimprovera di aver "dato dei coglioni" a cascata ad almeno una decina di persone: ai tecnici, ai responsabile dell'apertura dei ticket, a chi gestisce l'assistenza, ai responsabili dell'informatica del Gruppo, agli ispettori dell'Area Tecnica e quelli dell'Area Commerciale.

Devo dire la verità: ci son rimasto male a pensare che qualcuno abbia potuto intendere in quel modo la mia email. Non era assolutamente mia intenzione apostrofare nessuno: intendevo solo raccontare i fatti e richiedere ancora una volta che il problema fosse risolto... Però, riflettendo, se i 2 PC (che richiederebbero circa mezz'ora di lavoro per essere rimessi in funzione) continuano a non funzionare dopo 3 mesi, forse qualche coglione in giro dovrà esserci. O no? ...Ma non si deve dire!

domenica 30 marzo 2008

Durante la campagna elettorale di solito m'incazzo!...

Durante la campagna elettorale di solito m'incazzo perché se qualcuno mi dicesse in faccia che secondo lui sono un deficiente mi darebbe molto fastidio, ma se qualcuno lo pensa e non ha il coraggio di dirlo apertamente, allora proprio non lo sopporto! Durante la campagna elettorale di solito m'incazzo e mi stranisco perché penso che sarebbe normale che s'incazzino altri 50 milioni di italiani e invece non lo fanno: possibile che solo a me non piace essere preso in giro? Durante la campagna elettorale di solito m'incazzo perché c'è gente che ricomincia a fare promesse che sa che non manterrà e mi chiede un consenso che non merita. Durante la campagna elettorale di solito m'incazzo perché c'è gente che ricomincia a fare promesse che sa che non manterrà e vedo un popolo di fessi che ancora vuole crederci, che vuol credere che questa sia (finalmente?) la volta buona che qualcuno rispetti i contratti o che qualcun altro rinnovi qualcosa (??? - maddekè?!!). Durante la campagna elettorale di solito m'incazzo, m'incazzo di brutto(!) perché non posso farci niente: torneranno ancora loro, sempre gli stessi e faranno ancora i loro porci comodi alla faccia degli italiani che DEVONO lavorare. Durante la campagna elettorale di solito m'incazzo, poi la campagna elettorale finisce e, di solito, m'incazzo ancora di più!

domenica 23 marzo 2008

E' Pasqua!

Non ci diamo gli auguri?
...Ma certo che sì!

Buona Pasqua a tutti!

sabato 15 marzo 2008

Sperduti nell'immenso deserto della Bufalotta

L’altra sera è stato organizzato dal solito eccezionale Senzastile un nuovo raduno Blogbeer, stavolta in occasione (leggi “con la scusa”) del saluto a Stefigno che si trasferisce armi e bagagli nel lontano e freddo Nord del “pianeta nazionale”. Stefigno stesso mi ha chiamato per avvisarmi dell’evento (è ormai noto quanto io stia vivendo scollegato in questo periodo), a cui ho dato volentieri la mia disponibilità. Così alle 20 (circa) ci siamo incontrati al solito posto e come di consueto abbiamo lasciato una delle due auto (stavolta la mia) per avviarci verso il luogo dell’appuntamento fissato per l’ora successiva al “Ferro e Fuoco” a Roma. C’eravamo già stati ed è un posto facilmente raggiungibile, tuttavia il mio compagno di viaggio (…ma nei prossimi quanto mi annoierò a farli in solitudine?) mi aveva chiesto di portare il navigatore satellitare per sicurezza, così oltre al programma Garmin Mobile istallato nel mio N95, ho messo nel marsupio anche il palmare dotato di Navman e TomTom e l’antenna GPS bluetooth: eravamo in una botte di ferro(?!), così quando siamo andati lunghi, mancando l’uscita “Nomentana” del Grande Raccordo Anulare, distratti dai più disparati discorsi filosofici sul futuro prossimo e lontano, per nulla allarmati, abbiamo messo mano alla batteria delle nostre molteplici risorse tecnologiche che ci avrebbero condotto al rendez vous. Subito il signor Garmin ci ha suggerito di percorrere l’uscita successiva, ma poi, dopo un paio di intimazioni a voltare a destra dove non c’era una svolta a destra e un “prosegui fino alla rotatoria” che non so dove l’abbia immaginata, ha iniziato a proferire un preoccupante e stridulo “ri-ca-llc-oo-lo!” ogni 13 secondi. Allora abbiamo chiesto spiegazioni al signor TomTom il quale, appena interpellato, ci consigliava semplicemente di raggiungere una strada, mostrandoci la mappa (tra l’altro aggiornata al 13 gennaio 2008!), secondo la quale eravamo nel pieno deserto della Bufalotta come se ci fossimo paracadutati in un posto senza tutte quelle case, palazzi, semafori che avevamo intorno e mentre cercavamo il modo per fargli capire che su una strada c’eravamo già, l’altro s’era incantato su “ri-ca-llc-oo-lo!” e addirittura si rifiutava anche di spegnersi. Lo confesso: sono arrivato alle lacrime(!), che mi scendevano copiose lungo le guance dopo aver bagnato le lenti degli occhiali, così oltre alle contorsioni involontarie di tutto l’apparato gastrointestinale, non vedevo più neanche quale parte dello screentouch toccavo e continuavo a ridere incontrollabilmente come un pazzo senza riuscire a smettere e come non mi capitava ormai da secoli, mentre il caro Stefigno (scusami ancora, ma non ce la facevo più!) continuava a chiedermi “Dove devo andare???!!!” ed il preoccupato Senzastile telefonava per sapere se stavamo arrivando!
Alla fine siamo arrivati ed abbiamo trascorso una piacevolissima serata grazie a tutti i presenti, che saluto caldamente e conto di rincontrare al più presto. Abbiamo mangiato bene (come la volta precedente nello stesso locale) e (udite!, udite!) alla fine della raccolta delle quote per pagare il conto sono avanzati 30 euro!

sabato 16 febbraio 2008

Explorer 9 e bbs: un giorno in comune

Tanti pensano a questa giornata come il compleanno di Valentino Rossi, il centauro dei centauri (di cui anch'io sono grande ammiratore), altri a quello di Angelo Peruzzi, la saracinesca delle porte delle squadre in cui ha giocato (anche di lui sono grande ammiratore), altri meno sportivi ricordano il 16 febbraio per essere il giorno in cui Fidel Castro è diventato il Premier di Cuba, ognuno avrà altri millemila motivi per marcare di rosso il calendario che indica questo giorno. Nei miei appunti (e posso assicurare che quando sono stati scritti, i mezzi per raccogliere le informazioni non erano ancora quelli di oggi) riportano brevissime notizie su Explorer 9. Si trattava di un palla alta il doppio di me che ha girato sulle teste dei terrestri di allora (io sono nato poco dopo il suo rientro) per più di tre anni e che di professione faceva il satellite per lo studio della densità dell'atmosfera. Nulla a che vedere, quindi con (Internet) Explorer 7 (che sembra essere l'unico Explorer conosciuto dagli attuali "under 23"), ma, combinazione, oggi ricorre anche la messa on line della prima bbs con un servizio aperto a tutti: era 30 anni fa, nel 1978 a Chicago si chiamava CBBS e... sembra la preistoria!

martedì 22 gennaio 2008

Stefigno blocca la blogosfera

Volevo fare un post, ma mi sono imbattuto in Stefigno su UStreamTV e ho dimenticato quello che volevo scrivere!

lunedì 14 gennaio 2008

Dei rifiuti campani, dei politici, del Bostik e della mia ingenuità.

Io appartengo a quella categoria di persone che quando si trova d'avanti a un problema, per prima cosa ne cerca la soluzione, poi si organizza per evitare che la cosa si ripeta e solo infine cerca di capire di chi è stata la "colpa" di ciò che si è verificato. Beh, ho sempre pensato di seguire un criterio migliore di quelli che, invece, quando si presenta una rogna, cercano solo di poter addossare la colpa a qualcuno senza preoccuparsi poi se la situazione verrà risolta. È per questo che mi auguro che l’emergenza dello smaltimento dei rifiuti campani sia sbrogliata al più presto, ma stavolta mi sono anche chiesto come mai il maggiore responsabile di questo scempio che, personalmente (magari anche sbagliando?) avrei individuato nel Governatore della Regione Campania, non si fosse ancora dimesso dal suo incarico, ed ancor più (visto che in Italia non si dimette nessuno volontariamente) mi sono chiesto perché mai non fosse stato messo in condizione di dimettersi dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Martedì scorso l’amministratore campano era stato ricevuto dal Primo Ministro e credevo che fosse “esonerato”, ma niente; il giorno dopo c’è stato un vertice a Palazzo Chigi tra governo e Regioni sull’emergenza rifiuti in Campania ed ho pensato che stavolta non l’avrebbe salvato neanche il vaccino antinfluenzale… e invece ancora nulla! Chissà mai perché? La risposta l’ho avuta facendo conoscenza con i nostri rappresentanti alla Camera del Senato. Non è che sono andato a conoscerli tutti (d’altra parte non che ci tenga particolarmente), ma ho semplicemente cercato di capire meglio chi sono, fino scoprire (e non ne sono neanche rimasto troppo sorpreso) che una elegante senatrice è la gentile moglie del Governatore della Regione Campania. Di certo la Signora non influenzerebbe mai in alcun modo il giusto governare dei nostri Ministri, ma tutti sanno quanto il nostro Presidente del Consiglio tenga allo spirito di gruppo dei rappresentanti della maggioranza al senato, dove anche un solo voto può valere la poltrona. Così, in un Paese dove i “politici” si spalmano il Bostik sul fondo dei pantaloni prima di occupare la loro sedia, mi ritrovo ancora, alla mia età, con l’ingenuità di pensare che qualcuno possa dimettersi per manifesta incapacità a svolgere il proprio compito. Povero me!


lunedì 7 gennaio 2008

Era oggi ma son passati già trent'anni.

Non per propaganda, presunzione, voglia di particolareggiare, polemica, illusione di giustizia o addirittura suscitar rimorsi nelle coscienze di qualcuno, ma solo perché son certo che sia giusto ricordare il 7 Gennaio 1978. Perché spesso ci ripenso a quel giorno quando, adolescente, alle 7 della sera si doveva essere in casa, si aspettava il telegiornale che ne raccontava sempre una peggiore. E quella sera raccontò della strage di Acca Larenzia in cui furono barbaramente giustiziati due ragazzi di 20 e 18 anni, Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta per il loro grande peccato di essere iscritti alla locale sezione del MSI. A seguito degli incidenti che scoppiarono nel preciso momento in cui un giornalista (o cameramen) della Rai gettò con disprezzo un mozzicone di sigaretta nella pozza di sangue di Bigonzetti, un altro ragazzo di 19 anni, Stefano Recchioni, fu ucciso da un colpo di pistola in fronte, esploso da un tenente dei carabinieri. Tre ragazzi. Tre giovani non tanto più grandi di me avevano perso la vita, non per incidente o malattia ma per preciso progetto di qualcuno. E io che non capivo cosa gli si era stato contestato mi sentii subito spinto ad unirmi al dolore delle loro famiglie. Meno ancora, il giorno dopo, capivo i discorsi che sentivo alla fermata dell'autobus, nel cortile della scuola, in piazza di fronte alla chiesa, di gente che giustificava, anzi approvava e quasi festeggiava. Solo una cosa ho capito in quel caos della mente, e mi era chiaro ed evidente: non per le idee politiche, neanche per i colori, non per il modo di vestire o di parlare, ma per l'inciviltà e la barbarie forse quasi mezza di quell'Italia trent'anni fa mi stava già sul c**zo!

domenica 6 gennaio 2008

Sotto a un treno

Influenza di merda, erano anni e anni che non mi considerava, mi stavo convincendo che mi avesse dimenticato e che mai più ci saremmo incontrati... Invece eccola qui! Ha bussato l'altra sera, ma non ho voluto aprire, poi ieri mattina, seppur sabato, sono uscito di casa per una veloce riunione di lavoro, durante la quale ho dovuto salutare tutti scusandomi perché non stavo bene. Non ricordo come abbia fatto a guidare semicollassato nei 15 Km che mi separavano da casa, ma alla fine sono arrivato e mi sono infilato nel letto. Dalle 11 di ieri mattina mi sono alzato dal letto solo 2-300 volte per andare in bagno (influenza di merda) e sono a digiuno dalla cena dell'altro ieri. Avere la febbre alta a me (che non viene mai) toglie tutte le forze, se arriva accompagnata da una dissenteria acuta, mi è chiarissima la sensazione di stare male, così, anche se ho delle cose da fare mi autocensuro e resto a letto. Se poi, insieme, arrivano anche dolori in parti del corpo che non sapevi neanche di avere, spasmi e crampi addominali che provocano vomito ogni 6 minuti, allora non sei solo malato: stai proprio sotto a un treno!

martedì 1 gennaio 2008

Un altro anno di tante cose nuove. Buon 2008!

Another year over,
a new one just begun!


...Non starò qui a fare il resoconto del 2007, non mi metterò a contare le cose positive e quelle negative che mi ha portato. Non farò l'elenco dei buoni propositi per questo nuovo anno che già so mi farà cambiare sede di lavoro e tornare ad occuparmi più assiduamente di ciò che mi piace: ne parleremo durante lo svolgimento delle novità. Non scriverò della nostra Costituzione che oggi compie 60 anni di onorato servizio e che meriterebbe molto più rispetto di quanto qualcuno gliene riserva. Oggi voglio solo augurare a tutti i miei cari, ai miei amici, ai lettori di queste pagine, a quelli che ci passano per caso, a tutti tutti, ma proprio a tutti
BUON 2008!