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lunedì 21 maggio 2007

Le foto di Cameroid

Stamattina Giovy (sempre lui!) ci ha fatto conoscere Cameroid, una applicazione Web 2.0 in flash che permette di scattare fotografie, anche con diversi effetti alcuni dei quali a dir poco esilaranti, tramite la webcam direttamente dal browser. Anche stavolta, ha invitato i suoi lettori a commentare pubblicando le loro foto realizzate su Cameroid e anche stavolta non ho saputo resistere ed addirittura glie ne ho inviate ben quattro (pregandolo di non pubblicare solo la seconda!):


la prima è una "Regular Photo"


poi una "Very Morphed"


ancora una "$$$ Scene Photo"


infine l'ultima in classico "Old Style"


Che dire? Sicuramente Cameroid è veramente divertente! Non siete d'accordo?

venerdì 18 maggio 2007

Noi e Twitter

Photo Sharing and Video Hosting at Photobucket

Mo' vi pare che potevamo non aderire?

GPessia ha avuto l'idea di utilizzare (almeno per oggi) , postando su Twitter, il plurale maiestatis. Tutto nasce dalla mai sopita diatriba sull' opportunità di scrivere in I persona o, come più solitamente si fa, usando la III persona, allora per un giorno si taglia la testa al toro, abbracciamo sia i sostenitori dell'una che dell'altra fazione così 1 + 3 = 4. Postiamo in IV persona! Bayle ha raccolto subito e ha confezionato un invito pubblico sul suo blog. Boliboop ha trovato anche il modo di dare un nome all'evento che si chiamerà Twitter Maiestatis Day e di indicare qualche regoletta. Per quanto ci riguarda (forte, eh?), memori di aver addirittura seguito un corso di pluralis maiestatis quando studiavamo Cicero nei primi anni del liceo, aderiamo con entusiasmo, certi che se in molti faranno lo stesso ci sarà da divertirsi!

lunedì 14 maggio 2007

Blogger dal vivo

Diciamo la verità, sarà che parliamo tutti la stessa (più o meno) lingua, sarà che condividiamo almeno una passione, sarà che in definitiva ci lega la voglia di divertimento, sta di fatto che già a leggere i blog ti fai l'idea che quelli che scrivono sono tutti simpatici (anche perché, se non sei scemo, quelli antipatici non li leggi), se poi "ascolti" su Twitter più volte al giorno loro interventi che raccontano cosa fanno (anche qui non ci vuole un genio per scegliere la compagnia più piacevole), ti senti di essere spigliatamente in confidenza. Ma io lo so che i blogger dal vivo sono ancora meglio (almeno quelli che ho incontrato finora)! Così dal momento che Stefigno, che so essere delle mie terre, ha messo una sua bella (?!) foto come avatar di Twitter non ho saputo trattenermi: ho violato le misure di sicurezza del data base dei servizi segreti israeliani, che, com'è noto, di ogni abitante della terra sanno vita, morte e miracoli, compreso le impronte digitali e dentali, la voce, l'iride e il dna. Ho inserito la sua foto e in 11'.03'' ho saputo data e luogo di nascita, residenza, telefono, indirizzo di lavoro e numero di scarpe (...oh, chiaramente NON è vero, sto scherzando! ...No, l'ho voluto precisare per evitare di trovarmi in casa alcune spie internazionali solo perché magari qualche demente può aver pensato che una stronzata del genere fosse vera! - Tra l'altro è già successo una volta che io non c'entravo quasi niente e invece la CIA mi aveva creduto coinvolto in... - Allora sei de coccio: STO A SCHERZA'!!). A questo punto non mi è restato altro da fare che coglierlo in flagrante mentre lavorava (?!). Sono andato nel negozio dove passa le giornate e, appena entrato, lui intento a maneggiare alcuni cartellini con i prezzi scritti su mi ha guardato, si è stampato un sorriso da venditore consumato e mi ha detto: "Prego... posso essere utile?..." per tutta risposta, dopo averlo fissato un po', gli ho chiesto di mettersi le mani sul collo: mi ha riguardato, avrà pensato: "questo è matto!", ma non è riuscito a dire di no. Così, appena ha reinscenato (?) la posa della sua foto, non ho avuto dubbi: era proprio lui! Quando gli ho detto: "tu sei Stefano!" avrà ripensato "...questo è proprio matto!" ma poi mi sono presentato ed allora avrà capito che sì! Chiacchierata di pochissimo tempo (con lui preoccupatissimo di non far mancare l'adeguata assistenza ai suoi clienti) in cui si è accennato anche ad una specie di "blogopizza" nel prossimo futuro, in meno di 10 minuti abbiamo sparlato di tutti i blogger che conosciamo (non è vero, abbiamo fatto solo qualche nome e ne abbiamo pure parlato bene: sono molto pentito di questo! :-P ) e ci siamo salutati dandoci appuntamento sul monitor! Un'ulteriore prova che ho sempre ragione (...oh, sono anni che si leggono migliaia di milioni di parole sull'autoreferenzialità dei blog: fammi essere autoreferenziale... sennò ti pare che mi sarei messo in mezzo a 'sti casini?): dal vivo sono ancora meglio! Allora, dopo aver conosciuto con grande piacere Stefigno, ho deciso che continuerò: partendo, chiaramente, dai più facili, da quelli che sono più vicini (...che chi deve intendere intenda!), voglio conoscerli tutti: si salvi chi può!

domenica 13 maggio 2007

Stare al passo con la tecnologia 2

Dopo aver scritto del phon ultratecnologico ricevuto in regalo per il mio onomastico, come promesso in quell’occasione, voglio dedicare qualche riga anche all’altro regalo. Questo, secondo esclusivamente perché non l’ho ancora utilizzato, mi lascia inquieto più del primo dal momento che, probabilmente, cambierà decisamente le mie abitudini (notturne). Si tratta di un pigiama. Lo so che un pigiama potrebbe sembrare un oggetto innocuo che difficilmente può condizionare la vita di qualcuno, ma questo è veramente speciale. A dire il vero non ne sono particolarmente esperto poiché non ne avevo mai fatto uso in vita mia fino all’autunno scorso (poi ho iniziato col pigiama, il cognac, twitter, il bog: mi sa che sto andando troppo avanti con l’età, prima o poi dovrò decidere di smettere di invecchiare), ma uno così non credevo proprio che esistesse. Vediamo se riesco a farne una descrizione: già la scatola fa intuire tutta la sua particolarità, infatti di solito sono basse e molto ampie, magari col coperchio (o parte di esso) di plastica trasparente, il mio nuovo pigiama, invece, è contenuto in un cilindro di cartone con tanto di cordone che funge da manico e la foto di un modello che ne veste uno uguale e sembra che stia andando a fare una gita in barca (sorvolerei accuratamente di immaginare quanta differenza troverò con quella foto quando, una volta indossato, mi guarderò allo specchio…). Tirato fuori dall’involucro ci si trova davanti a quello che bisogna riconoscere essere un bel pigiama, con colori vivi e molto accesi (e già non va bene perché quando dormo voglio il buio), con una grossa scritta sulla parte superiore riportante il nome di una famosa squadra di football americano e, anteriormente, un taschino. Ora, io mi sono chiesto a cosa potesse mai servire il taschino nella casacca di un pigiama e, dopo più di quindici giorni che ci rimuginavo sopra, mi si è illuminato l’universo: si, ho capito! Non ci arrivavo perché io quando mi metto a letto di solito dormo (oppure non dormo ma in quel caso il pigiama non lo porto) e non mi veniva in mente che tanta gente invece sogna. Allora, chiaramente, il taschino al pigiama può essere comodo per riporci un piccolo taccuino con la penna, così, magari, se qualcuno sogna l’anima di qualche morto dei suoi che gli suggerisce i numeri da giocare al lotto, per evitare di dimenticarli, può tirare fuori carta e penna e se li segna! La genialità degli ingegneri, tecnici e designers che hanno progettato un simile capolavoro non ha pari, ma non finisce qui! Arriviamo al particolare che cambierà il mio sonno: non pienamente soddisfatti delle appendici nella parte superiore, gli stilisti creatori di questo capo esclusivo hanno dato il massimo di sé mettendo lungo i fianchi del pantalone due grossi tasconi. Speriamo di arrivare presto a capire a cosa possano servire altrimenti nelle prossime settimane mi toccherà dormire con le mani in tasca!

giovedì 10 maggio 2007

Tu di che linguaggio sei?

Altro meme: l'hanno fatto in molti, nessuno mi ha chiesto di farlo e allora lo faccio anch'io. Si tratta di un test/quiz per sapere che tipo di linguaggio di programmazione sei, da cui esce fuori il seguente risultato:

You are Java.  You are very strong and sturdy, but this makes you a bit sluggish.
Di quale tipo di linguaggio di programmazione sei?


Ora mi chiedo che fine abbiano fatto i grandi del passato: il Cobol, il Fortran, al limite il C (ma senza addizioni)... mi sa che questo test non funziona bene, oppure è fatto solo per i giovincelli. Comunque, alla fine della festa neanche posso lamentarmi troppo (a parte un po' per lo sluggish), dopo tutto 'na tazzulella 'e ccafè ci sta sempre bene, no?

martedì 8 maggio 2007

Gli Utenti Mac Sono Piu' Creativi (dicono)

Mi ispira DElyMyth (e sono sicuro che ispiri anche tanti ragazzi) con un suo post dove riporta un:

Interessante articolo di MacWorld UK, secondo cui gli utenti Mac (e ci sono pure io) sono piu' "creativi". Con questo intendono dire che siamo piu' attivi nella produzione (e nella fruizione anche direi) di contenuti per il Web 2.0. Ed in effetti, a vedere la serie di portatili (con un buon 30/40% Mac) presente a Genova per lo ZenaCamp, c'e' da crederci.
Il dubbio resta pero': E' la Creativita' che porta al Mac o il Mac che porta alla Creativita'? (domanda Marzulliana, lo so...)


Ora, io, non per fare il "poco creativo" polemico, che potrebbe pure sembrare perché chi mi conosce sa che i polemici mi stanno simpatici, specialmente quando... - vabbè lasciamo stare - ...cioè mi chiedevo, visto che allo ZenaCamp non ci sono stato ché ho portato la famiglia a spasso per la Romagna (terra non mia, ma che potrebbe esserlo, dal momento che la gente che la popola mi sta simpatica, ché spesso polemizza... pure sulle stronzate a volte ...e ammemmipiace!), si, insomma, avrei voluto sapere se qualcuno ha notato di che tipo era il 70/60% della serie dei portatili presenti lì a Genova. Epperdippiù mi chiedevo pure se sia lecito aspettarsi un giorno che su MacWorld UK esca un articolo che dice - che ne so - che chi ha un Mac avrebbe potuto spendere il 38% in meno per un attrezzo che fa più o meno (forse più più che meno) le stesse cose. No, perché se fosse lecito aspettarsi da MacWorld UK un articolo così, allora bisognerebbe farci caso. No, perché se mai dovessero scrivere un articolo così invierei subito una email per far saper loro che non sono d'accordo.
...In molti casi si tratta di più del 45%.

P.S.
Mi sa che dopo 21 anni ci ritorno pure io a morsicare la mela (l'ultimo era un Macintosh 512Ke con cpu Motorola 68000 e ben 512Kb di ram), che forse faccio un affare da un tizio che ha 2 MacBook (chissà quant'è creativo!), uno l'ha usato per una settimana e magari lo convinco a darmelo al 40% in meno del prezzo del nuovo.

P.P.S.
Se questo post fosse sembrato polemico (cosa che non vuole essere) invito a considerare che MAI rivolgerei una polemica verso la simpaticissima (e non polemica) Elena, né verso gli utenti (creativi) Mac: è MacWorld UK che mi sta un po' sulle ba**e!

lunedì 7 maggio 2007

Desktop in mostra!

Qualche giorno fa (io sono come al solito in ritardo!) Giovy ha invitato tutti i suoi lettori e i suoi amici di twitter a mettere in mostra i loro desktop. Sebbene abbia sempre ritenuto il desktop di ognuno qualcosa di profondamente personale, quasi intimo, in un attacco di smodato esibizionismo ho partecipato e inviato addirittura due screenshots rappresentanti rispettivamente il desktop dell'mr_pc1 e quello dell'mr_nb1. Ora, dal momento che mi sono "denudato" in casa d'altri (comunque ospitale e di gran lusso), non vedo perchè non debba farlo qui (che, tra l'altro a casa mia vado in giro come mi pare!), così riporto le due immagini:

Il desktop dell'mr_pc1




con la foto che fa da sfondo scattata dalla mia signora alle due palme in primo piano, ma guardare bene, più in alto dell'icona di Twitteroo, in pantaloncini grigio-verde, ci sono io che sto intavolando un discorso in maccheronico inglese con un signore di pochi capelli e madrelingua spagnola.


Il desktop dell'mr_nb1



molto più sobrio con Ubuntu da poco aggiornato a 7.04 "Feisty Fawn" e ancora qualcosa da rimettere a portata di click.

Penso che sarà bello riguardarli fra qualche tempo...

mercoledì 2 maggio 2007

Stare al passo con la tecnologia 1

Una settimana fa è stato il mio onomastico, poiché è anche quasi l’onomastico di mio figlio (anche quando è il mio compleanno è pure il suo, peccato che l’anno di nascita non sia proprio uguale…), succede che qualcuno (familiari, ovviamente), facendo un regalino al bambino si ricordi anche di me e addirittura faccia a me un regalo… e così eccolo qui: un meraviglioso asciugacapelli 3.0 nuovo di una notissima marca. Chiunque penserebbe che sia un bel regalo da apprezzare molto ma non tanto da doverne scrivere sul blog, il fatto è che questo è veramente ultratecnologico. Finora ne avevo visti con il salvavita incorporato che si attiva una frazione di secondo prima di cadere nel vaso dei pesci rossi, con gli ioni per non seccare ed elettrizzare i capelli, con la doppia velocità (lento e veloce) e anche con la doppia velocità e la doppia temperatura (aria calda e tiepida), ma questo li batte tutti. Il mio nuovo phon, oltre alla doppia temperatura, ha 6 (sei) velocità (molto lento, lento, adagio, normale, veloce e molto veloce!) e mi piace tantissimo perché mi ricorda una moto sportiva potentissima che avevo anni fa… devo leggere attentamente le istruzioni: non vorrei dover indossare il casco per usarlo!

Nota: il titolo riporta un "1" perché appena avrò tempo scriverò dell’altro regalo…

venerdì 27 aprile 2007

Socializzazione digitale a numero chiuso

Praticamente spuntano fuori a decine (o forse di più) i circoli digitali. Ieri ho letto che Matt di Pixelspread scrive di questo ImInLikeWithYou che nasce con l'obbiettivo di far flirtare 2.0 i suoi utenti e il "tesseramento" al club è (e sarà) a numero chiuso (esclusivamente per inviti). E' da provare (a dire la verità mi ci vedo veramente poco)... ma se Matt mi manderà l'invito che gli ho chiesto, magari mi iscrivo - così se li avrò anch'io, li metterò a disposizione di chi ne può fare un uso più attivo ;-)

mercoledì 25 aprile 2007

Il mio 25 Aprile

Nonostante la consapevolezza dell'importanza storica della liberazione di Milano dai nazisti in quel 25 aprile 1945, permettetemi (chiedendo scusa a tutti) di festeggiare anche per tante altre cose: per il nome che porto, per quello che porta mio figlio, permettetemi di ricordare che in quello stesso giorno venivano fondate le Nazioni Unite, e che in altri 25 Aprile iniziò a far parlare di sé la ghigliottina, ci fu la Rivolta Irlandese di Pasqua, nacquero Guglielmo Marconi, Ella Fitzgerald e Johann Cruyff, morirono Emilio Salgari, Alessandro Tassoni e Leon Battista Alberti. Sempre in un 25 Aprile (e la memoria non deve difettare!) fu resa nota la struttura ad elica del DNA, si palesò il primo caso di AIDS e venne brevettato il primo circuito integrato, padre dell’elettronica moderna che ci allieta e ci dà lavoro. In tempi più recenti, poi (e qui la memoria non ha quasi bisogno di nessun aiuto), il Portogallo fu liberato dalla dittatura ed era un 25 Aprile, così come quando ci fu la fuga di radiazioni nella centrale nucleare giapponese e quando ci fu la liberazione (un’altra: e sono 3!) del Sinai dagli israeliani. In altri 25 Aprile una sonda terrestre entrò per la prima volta nell’orbita di Pultone, fu condannato a morte Ivan il Terribile e fu messo nell’orbita terrestre Hubble, il telescopio spaziale che ci ha fatto scoprire cose nuove e confermato cose dubbie. Fin qui la memoria, ma chissà quante altre cose fondamentali saranno successe in qualche 25 Aprile che meriterebbero di essere ricordate, cose importanti per l’umanità, per un popolo, per una città, una famiglia o solo per un individuo: per tutte queste cose io festeggio il mio 25 Aprile, con il piacere di festeggiarlo insieme a tutti quelli che mi circondano senza distinzioni di sesso o religione senza classificazioni (e classifiche) di razza, cultura e colore politico, perché per me questa è una festa di valore (non dei valori!) e deve essere di tutti… e mi stanno sul cazzo quelli che pensano che deve essere la festa di solo taluni e non di quegli altri.