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martedì 25 dicembre 2007

Alla fine arriva il Natale...

Ogni anno il Natale sembra arrivare prima, gli addobbi nei centri commerciali spuntano nel mese di novembre ed ogni volta il giorno ha sempre un numero più piccolo della volta precedente, di seguito arrivano le luminarie nelle strade del centro, le offerte speciali, le promozioni natalizie e i vestiti da sera nelle vetrine delle sartorie di classe. Non riesci a farne a meno ed inizi a pensare ai regali per i tuoi cari, ai giocattoli per i bambini (i tuoi figli, i nipotini, i comparetti e commarelle ecc...): alla metà di novembre o poco oltre ne hai già acquistato un po' ed è finita la riserva mensile delle disponibilità economiche.

Per fortuna il mese finisce presto e prima che succede ti si riempiono di nuovo le tasche, hai la ferma convinzione che un pensierino per gli amici e i colleghi sia un gesto apprezzabile, così ricominci i giri del consumo che, magari, ti portano anche fuori città, nonostante qualche camionista scioperante non abbia intenzione di farti prendere l'autostrada e i carburanti, sempre più costosi, si facciano desiderare. Dilapidi una fortuna ma sei soddisfatto di aver pensato veramente(?) a tutti e poi di lì a poco arriverà anche la tredicesima. Poi arriva e ti rendi conto. Ti rendi conto che è meno di quanto ti aspettavi, che non avevi pensato veramente a tutti, che c'è il gas da pagare, che scadono le polizze, che c'è un altro paio di accidenti che ti assottiglieranno le finanze, che la tredicesima era arrivata e in due giorni è terminata. Nel frattempo ti si è riproposta la situazione sconcertante degli spostamenti nella città: quando manca una settimana a Natale iniziano a spostarsi in auto quelli che durante tutto l'anno l'auto ce l'anno nel garage, la spolverano e l'accendono solo per prepararla al 18 dicembre, fatidico giorno dell'apertura delle gabbie dei patentati a forza. Da tale data riuscire a tornare a casa, la sera, senza neanche una ammaccatura al paraurti o una strisciata a una fiancata è un evento che merita applausi e festeggiamenti (e meraviglia!). E quando, nonostante ti sia sforzato di prendere tutto in allegria e con un pizzico di ottimismo (ch'è il sale della vita! Gianni!), stai per maledire solennemente gli ultimi cinquanta giorni dell'anno, ti accorgi che alla fine arriva il Natale. E sei sereno perché è arrivato, finalmente, il Natale vero, quello che senti dentro, quello che non è fatto di regali ma di piccoli pensieri (ma non piccoli pensieri = regalini) che sbocciano dalla mente e dal cuore e sono rivolti a tutti coloro a cui potresti regalare un sorriso di un nanosecondo, a tutti coloro che contano su di te o che non ti conoscono neppure. Alla fine arriva il Natale che ti aiuta a decidere la cosa giusta, che ti spinge ad essere gentile anche con l'edicolante antipatico e a salutare cordialmente il signore che ha il posto auto accanto al tuo nel parcheggio dell'ufficio. Finalmente arriva il Natale che ti fa riaffiorare i ricordi di bambino, quando era accanto a te qualcuno che vorresti ancora vicino, magari anche solo per un momento, per dirgli una volta ancora "Auguri, nonno!". No, non potrai farlo, ma c'è una soluzione: gridalo a chiunque, dillo con passione, fallo con il cuore e arriverà lassù anche a lui, così come spero che arrivi a tutti voi il mio più sincero "Buon Natale!

lunedì 3 dicembre 2007

La tecnologia amica (intima).

Giuro non capisco chi ancora dubita che la tecnologia sia la più grande alleata dell’umanità e ora voglio dimostrare che, anzi, è una fedelissima amica, un’amica intima addirittura! Come? Semplice: devi trascorrere 2 giorni a Londra, durante il primo potrai pranzare e cenare a base di tipiche ricette britanniche, poi tirare tardi in qualche pub sorseggiando qualche birra, anche più del solito, e nel secondo giorno vai a fare una passeggiata per le vie di Westminster per vedere il palazzo del Parlamento. Di sicuro cibarie e alcolici faranno il loro effetto e proprio quando ti sentirai perso in vortice che ti sta risucchiando, quando stai perdendo ogni speranza di poter resistere a quella spirale che sta per rapirti, sentirai il dolce suono della notifica dell’sms che ti salverà.


Arriva da SatLav, è il servizio che permette di trovare il bagno disponibile più vicino: basta inviare un messaggio con la parola toilet al numero 80097 per ricevere in pochi secondi un sms di risposta con le informazioni necessarie per sapere dove andare a scaricarsi. Le autorità del quartiere sono entusiaste di questo progetto partorito da Gail Knight, studente ventiseienne del posto, il quale spera che (almeno per una volta) un’idea che fa cagare gli porti parecchio fortuna!

mercoledì 28 novembre 2007

Perché mi toccano il cavo?

Antefatto.
Nella nostra filiale del comune limitrofo a 15 Km dalla sede giovedì scorso si lamenta un problema alle linee telefoniche e chi chiamano? Me! Il problema mi viene presentato così: "Quando un collega fa una telefonata, io e tutti gli altri non possiamo telefonare perché non abbiamo la linea e alcuni clienti ci hanno riferito di aver provato a chiamarci, risultava libero, ma non hanno avuto risposta perché noi non abbiamo sentito squillare i telefoni...". Rispondo che è un tipico caso in cui si ha l'accesso ad una sola delle linee, il problema viene dal centralino, consiglio di chiamare l'istallatore, ché non posso muovermi dal mio ufficio.

Catastrofe.
Venerdì mattina non faccio in tempo ad arrivare in ufficio che sono raggiunto dal minaccioso trillo di una telefonata che arriva dalla stessa filiale: "Siamo nei guai più assoluti: non funziona neanche il collegamento alla sede, aprendo il programma ci dice che è impossibile visualizzare la pagina!". Mi tolgo il giubbotto, faccio un rapido controllo e mi affretto a rispondere che la VPN funziona, le altre filiali sono collegate e col programma (che funziona in una finestra del browser) aperto. Il guaio purtroppo è lì, sul posto, ma per tutta la mattinata sono impegnato in sede. Quando mi viene spiegato che la spia "DSL" del router lampeggia invito il collega a chiamare il provider lasciandogli il mio numero.
Ora viene il complicato: avevamo tutte le linee con un gestore telefonico che, diciamo, si chiama TE, su una linea del quale è stata attivata una flat adsl tramite un provider che supponiamo si chiami TI, poi per ragioni amministrativo-commerciali (non tecniche, comunque) sono state passate tutte le linee tranne quella con l'adsl ad un altro gestore che chiameremo FW, così per il problema viene chiamato TI.
Intorno a mezzogiorno mi chiama TI che mi dice che l'adsl non è attiva perché la linea è stata disdetta presso TE e non possono più erogare il servizio (che però continueranno a fatturare in mancanza di formale disdetta anche presso di loro), allora penso che l'operatore sia "mirto addicted" e prendo un appuntamento telefonico per le 12,30. Nel frattempo chiamo TE che mi conferma che la linea non è più gestita da loro da ottobre 2006 - sì, e per 13 mesi perché avranno inviato regolari fatture? ...e perché saranno state regolarmente pagate? Allora chiamo FW che mi racconta che quella linea l'hanno presa in carico ad agosto 2006 ma ad ottobre dello stesso anno è stata scollegata - sì e per 13 mesi ci siamo collegati con l'incredibile potenza del pensiero! Altro giro di telefonate a TI, TE, e FW e decido di partire. Decido di partire dopo pranzo, percorro 15 Km in 48 minuti (c'era appena un po' di traffico) e trovo uno schieramento di prese, borchie isdn, scatolette piene di filtri e cavi intrecciati, router VPN, router voip, firewall, centralino e non un solo cavo con un tragitto lineare. Dovevo tornare al più presto, così rinuncio quasi subito rimandando tutto a lunedì.

Soluzione.
Lunedì, dopo un altro giro a TI, TE e FW, non parto da solo: andiamo in 2 perché il problema appare insormontabile! Arriviamo, stesso spettacolo, ma mi si accende una lampadina: "ma il centralino sarà stato resettato?". Reset del centralino e il problema delle telefonate è risolto! Poi individuiamo le linee telefoniche, quelle fax e ci restano due prese di cui una deve essere quella dati: al mio collega viene in mente di invertire i due relativi cavi, a me sembra impossibile che qualcuno abbia potuto scambiare le spine, ma lui esegue lo swap e... magia(!) dopo 6 minuti che eravamo lì, torna tutto in funzione!

Morale.
Andate tutti a ca**re!

lunedì 19 novembre 2007

Mac OSX, Linux, Windows: Triplo Boot su Macbook

Il mio macbook era relegato a fare la parte del giocattolo che si collega ad internet, la quasi totalità dei miei clienti/amici hanno nelle loro aziende/studi/case sistemi basati su Windows e qualcuno su Linux e portarmi un notebook con Mac OSX a volte non mi aiutava a risolvere i problemi per i quali mi chiamano. Così, oltre il classico Mac OSX, ho istallato sul mio macbook anche Windows e Linux prima con la distribuzione 7.04 di Ubuntu e poi sono passato alla 7.10 Gusty Gibbon. Ho avuto il tempo di fare un po’ di prove e sono soddisfatto di come si comporta ognuno dei sistemi operativi, quindi, se anche voi avete l’esigenza di poter lavorare nei diversi sistemi e non avete la necessità o la pazienza di istallarli su una macchina virtuale, vi consiglio di operare come segue:



Procuriamoci gli ingredienti.
  • Abbiamo bisogno di un bel macbook (non ci credereste, ma non importa se è bianco o nero!), il mio ha un processore Intel Core 2 Duo a 2GHz con 2Gb di Ram, hard disk da 160Gb e unità SuperDrive (masterizzatore di DVD Dual Layer), ma il tutto può funzionare anche con meno "attrezzatura";
  • ci serve, poi, un CD di istallazione di Windows regolarmente licenziato (io ho istallato XP Professional perché è lo stesso che la maggior parte dei miei clienti/amici ha sui propri client e perché Vista non è ancora entrato nelle mie simpatie e costa troppo);
  • dobbiamo avere un CD o DVD con la distribuzione di Ubuntu 7.10 Gusty Gibbon (ho utilizzato la versione x86 a 32 bit per semplicità e compatibilità, ma ho letto da qualche parte che funziona anche la AMD64)
  • avviato Mac OSX ci scarichiamo BootCamp e Refit
  • assolutamente necessario sarà un CD dei driver per Windows dei componenti del Macbook, perciò istalliamo BootCamp, il software nato per far girare Windows su qualunque Mac con CPU Intel. Basta seguire le semplici istruzioni a video per creare il CD dei driver ed è importante farlo a questo punto: una volta istallati gli altri Sistemi Operativi, il programma potrebbe non riconoscere il formato del disco e non partire. ATTENZIONE: questo software permette anche di partizionare il disco per ricavarne una partizione Fat32 su cui istallare Windows ma NON PARTIZIONARE IL DISCO CON BOOTCAMP (almeno io non l’ho fatto)!
  • ultimo requisito (ma primo in ordine di importanza) bisogna munirsi di grande pazienza!

Preparazione

Avviamo Mac OSX ed eseguiamo l’Aggiornamento Software del S.O. all’ultima versione e l’aggiornamento del firmware all’ultima versione, riavviamo tutte le volte che ci viene chiesto e alla fine possiamo incominciare.

Apriamo il teminale di OSX e digitiamo

diskutil list
 avremo per risposta qualcosa del genere 
/dev/disk0
___ #: ____________________ type name
_______ size _________ identifier
___ 0: __ GUID_partition_scheme ___________ *149.1 GB ________ disk0
___ 1: _______________________ EFI _________ 200.0 MB ________ disk0s1
___ 2: ____ Apple_HFS Macintosh HD _________ 149.1 GB ________ disk0s2

che ci fa vedere come è organizzato il nostro hard disk. Teniamo a mente il nome del dispositivo su cui è istallato il S.O. di casa Apple (nell’esempio è disk0s2) che dobbiamo partizionare per far posto agli altri due tramite il comando diskutil resizeVolume. La sintassi è:

diskutil resizeVolume /dev/disk$OSX Grand_partOSX Tipo_part2 Nome_part2 Grand_par2 Tipo_part3 Nome_part3 Grand_par3

quindi, per esempio:

diskutil resizeVolume /dev/disk0s2 80G Linux Linux 39.3G "MS-DOS FAT32" Windows 29.8G

il vostro hd avrà probabilmente capacità totale diversa, o magari volete riservare diverse capacità alle partizioni: dovete solo variare i parametri relativi alle grandezze delle partizioni considerando che la partizione per Windows DEVE ESSERE L’ULTIMA (non chiedetemi perché, ma per qualche strana imposizione se non viene messa per ultima non funziona) e che per formattarla in Fat32 (può essere comodo per lo scambio di files tra i diversi S.O.) non deve superare il limite dei 32 miliardi di byte. A questo punto riavviamo il notebook e, aperto di nuovo il terminale ripetiamo

diskutil list

stavolta ci troveremo le indicazioni di questo genere:

/dev/disk0
___ #: ____________________ type name _______ size ________ identifier
___ 0: __ GUID_partition_scheme ___________ *149.1 GB ________ disk0
___ 1: _______________________ EFI _________ 200.0 MB ________ disk0s1
___ 2: ____ Apple_HFS Macintosh HD _________ 80 GB ___________ disk0s2

___ 3: ______ Microsoft Basic Data _________ 39.3 GB _________ disk0s3
___ 4: ________ Microsoft Reserved _________ 29.8 GB _________ disk0s4

Istallazione e configurazione di Windows.
OK, possiamo istallare Refit (nel Mac OSX Disk), poi inseramo il CD di istallazione di Windows e riavviamo. Con l’ultima versione di Refit non c’è bisogno di configurare nulla e alla ripartenza ci chiederà se vogliamo eseguire il bootstrap dalla mela di Mac Osx oppure dal CD di Windows: partiamo da quest’ultimo ed eseguiamo tutta l’istallazione.
ATTENZIONE: NON SI PUO’ assolutamente ripartizionare (di nuovo) il disco, (ripeto) come partizione di istallazione si DEVE scegliere l’ultima (quella marcata come C:) e si DEVE formattare la partizione (io ho scelto “Formattazione Rapida Fat32”: mi sono perso i vantaggi dell’NTFS ma posso più facilmente scambiare informazioni tra i S.O.)
Da questo momento, ad ogni riavvio del Macbook durante l’istallazione (almeno 2) chiediamo a Refit di eseguire la partenza da “Windows su Hard Disk”. In circa mezz’ora avremo la nostra istallazione, inseriamo il CD dei driver per Windows ricavato da BootCamp e istalliamo anche quello, ci impiegherà un po’ di tempo ma caricherà tutti i driver di tutti i componenti hardware. Appena finito possiamo usare Windows a piacimento e iniziare a inserire i nostri programmi preferiti (da ricordare antivirus, antispyware e personal firewall, ché quello di Windows fa ridere!).

Istallazione e configurazione di Linux (Ubuntu 7.10).
Accendiamo o riavviamo il Macbook con il CD di Ubuntu inserito, Refit ci chiederà quale S.O. vogliamo far partire: scegliamo Linux da CD. In poco tempo sarà caricato l’ambiente desktop grafico di Ubuntu funzionante dal Live CD da cui possiamo fare un doppio click su Installa per avviare il programma che istallerà Linux sul nostro hard disk. Dobbiamo, adesso, porre attenzione a 2 punti particolari: la scelta della tastiera e il partizionamento del disco. Il layout della tastiera da scegliere è Italiana (e basta) senza cadere nella tentazione di scegliere Italiana Apple (o Italiana MacIntosh – a seconda della distribuzione). Per quanto riguarda il partizionamento del disco scegliamo di farlo manualmente. Refit proietta nella configurazione EFI del disco un classico MBR che possiamo utilizzare per le nostre istallazioni, ma questo ci permette di poter avere solo 4 partizioni primarie e poiché la prima è occupata dal Sistema EFI, la seconda dal Mac Osx e l’ultima da Windows, non possiamo far altro che scegliere di istallare Linux nella partizione sda3 avendo cura di NON ridimensionarla, dandole punto di mount / (sarà l’unica partizione Linux, non avremo neanche quella di swap) e formattandola.

Non avere partizione di swap non crea alcun problema di lentezza né di indecisioni del Sistema ma non so se le stesse prestazioni e affidabilità siano garantite anche su macbook equipaggiati con solo 1Mb di ram, in ogni caso sono sicuro che sia possibile risolvere eventuali problemi creando e facendo usare ad Ubuntu un file di swap vuoto da un paio di Mb.

Portata a termine l’istallazione, posiamo rimuovere il CD/DVD e riavviare: ci sarà sempre Refit a darci il benvenuto visualizzando i sistemi operativi disponibili ma sia che sceglieremo Windows, sia Linux, partirà comunque il boot loader Grub da cui dovremo impostare il S.O. che vogliamo caricare.

Non abbiamo ancora finito, avviato il Gusty Gibbon dovremo ancora configurare un po’ di cose, così muniamoci di un cavo di rete per collegarci al router ed avere accesso a internet, poiché la Airport degli ultimi Macbook con processore Intel Core 2 Duo non sarà al momento funzionante (cosa che non si verifica se si ha uno dei primi Macbook con CPU Intel Core Duo la cui scheda wireles lan viene immediatamente riconosciuta e messa in funzione).
Airport
Dal momento che l’abbiamo nominata, partiamo proprio dalla Airport e vediamo come caricare i driver del chipset Atheros Wifi che la equipaggia, così apriamo una sessione terminale per scaricare il driver e istallarlo digitando i seguenti comandi:

sudo aptitude install build-essential wget http://snapshots.madwifi.org/madwifi-trunk-current.tar.gz
____ (se qui sopra vedete più di una riga, sappiate che è un unico comando!)
tar –zxvf madwifi (premi TAB)
cd madwifi (premi TAB)
make
sudo make install


(non ricordo se durante l’istallazione veniva richiesto se si vuole sovrascrivere qualche file solo nella 7.04 o anche nella 7.10: in ogni caso se si presentasse la domanda risponderemo che vogliamo la sovrascittura)

Il driver della scheda di rete senza fili è così istallato, il sistema la riconosce come ath0, dovremo riavviare e configurare i parametri per il collegamento. Per farlo possiamo utilizzare l’interfaccia grafica: clickiamo su Sistema/Amministrazione/Strumenti di rete, nella scheda Interfacce scegliamo ath0 e clickiamo su Configura: possiamo disabilitare la Modalità roaming, inseriamo l’ESSID, il tipo di chiave di protezione e la chiave stessa, più in basso possiamo scegliere se vogliamo che un server DHCP ci attribuisca un indirizzo IP oppure lo inseriremo manualmente insieme alla sottomaschera e all’indirizzo del gateway.
Intel GMA950, Audio, iSight
Non dovremo scaricare e istallare alcun driver della nostra scheda video, né della scheda audio e della webcam integrata: finalmente in Gusty Gibbon sono supportate “out of the box” J così come pure i tasti funzione per la regolazione della luminosità e del volume!
Tastiera e trackpad
Per il tuning della tastiera e il tarckpad ci si può sbizzarrire, in ogni caso le cose a cui non si può rinunciare saranno: un tasto “Alt Gr” indispensabile per le @, #, le parentesi quadre ecc.; un tasto che faccia da “Click destro” e uno che faccia da “Click centrale”; infine ci piacerebbe poter usare lo scorrimento con 2 dita sul trackpad, il click tramite tap (un dito) e il click destro tramite doppio tap (con 2 dita contemporaneamente). Per quanto possibile utilizzeremo le procedure più semplici per ottenere lo scopo: si (ri)parte!

  • Trasformiamo il tasto “Mela destro” in “Alt Gr”: clickiamo su Sistema/Preferenze/Tastiera, nella finestra che si apre scegliamo la scheda Opzioni di disposizione e selezioniamo Selettore di terzo livello, infine spuntiamo l’opzione Premere il tasto Win destro per scegliere il 3° livello. Fatto! Riavviamo il “server X” premendo Ctrl+Alt+Backspace ed avremo il tasto “Alt Gr” a disposizione!
  • Ora trasformiamo il tasto “Enter basso” nel tasto destro del trackpad e la combinazione “AltGr+EnterBasso nel tasto centrale del tackpad: clickiamo su Sistema/Preferenze/Accesso Universale/Accessibilità Tastiera, nella finestra che si apre spuntiamo (in alto) Abilitare le funzioni di accessibilità della tastiera, poi scegliamo la scheda Mouse da tastiera e spuntiamo Abilitare il mouse da tastiera e chiudiamo la finestra di configurazione.

A questo punto dovremo aprire il terminale e inserire il seguente comando:

sudo sed -i~ 's/KP_Enter/Pointer_Button3, Pointer_Button3, Pointer_Button2, Pointer_Button2/' /etc/X11/xkb/symbols/keypad

Riavviamo il “server X” premendo Ctrl+Alt+Backspace ed avremo a disposizione tasto destro e centrale del trackpad rispettivamente con “EnterBasso” e “AltGr+EnterBasso”

  • Ultimo passo sarà quello di configurare il trackpad per permettere lo scroll con le due dita, il click via tap e il click destro via doppio tap (con due dita contemporaneamente). Facciamola semplice, apriamo il terminale ed editiamo il file xorg.conf che si trova nella directory /etc/X11/ (con vi va benissimo!) e sostituiamo la sezione “InputDevice” identificata con "Synaptics Touchpad" con il seguente testo (NON fare il copia e incolla!):
____ Section "InputDevice"
_____________ Identifier "Synaptics Touchpad"
_____________ Driver "synaptics"
_____________ Option "SendCoreEvents" _______ "true"
_____________ Option "Device" _______________ "/dev/psaux"
_____________ Option "Protocol" _____________ "auto-dev"
_____________ Option "LeftEdge" _____________ "150"
_____________ Option "RightEdge" ____________ "1070"
_____________ Option "TopEdge" ______________ "100"
_____________ Option "BottomEdge" ___________ "310"
_____________ Option "FingerLow" ____________ "25"
_____________ Option "FingerHigh" ___________ "30"
_____________ Option "MaxTapTime" ___________ "180"
_____________ Option "MaxTapMove" ___________ "220"
_____________ Option "MaxDoubleTapTime" _____ "180"
_____________ Option "VertScrollDelta" ______ "20"
_____________ Option "HorizScrollDelta" _____ "50"
_____________ Option "MinSpeed" _____________ "1.10"
_____________ Option "MaxSpeed" _____________ "1.30"
_____________ Option "AccelFactor" __________ "0.08"
_____________ Option "LockedDrags" __________ "off"
_____________ Option "TapButton1" ___________ "1"
_____________ Option "TapButton2" ___________ "3"
_____________ Option "TapButton3" ___________ "2"
_____________ Option "VertTwoFingerScroll" __ "1"
_____________ Option "HorizTwoFingerScroll" _ "0"
_____________ Option "VertEdgeScroll" _______ "0"
_____________ Option "HorizEdgeScroll" ______ "0"
_____________ Option "Emulate3Buttons" ______ "true"
_____________ Option "SHMConfig" ____________ "on"
_____________ Option "RTCornerButton" _______ "0"
_____________ Option "RBCornerButton" _______ "0"
_____________ Option "LTCornerButton" _______ "0"
_____________ Option "LBCornerButton" _______ "0"
____ EndSection

Se vogliamo attivare lo scroll orizzontale basta inserire 1” al posto di 0” nella riga relativa a "HorizTwoFingerScroll" ma si deve considerare che lo scroll orizzontale in Firefox determina la visualizzazione della pagina web “precedente” o “seguente” ed a me non è sembrato il massimo della comodità.

Ci fermiamo qui con la certezza che si potrebbe personalizzare molto altro ancora, ma quella è un’altra storia!

Per arrivare ad avere il tutto funzionante ho avuto bisogno di più di una prova, ho letto molto e in particolare mi è stata di aiuto questa guida nella documentazione ufficiale di Ubuntu

domenica 18 novembre 2007

Quando chiuderanno tutte le banche?

Oggi volevo andare a vedere la partita di pallone, l'ho già scritto nel febbraio scorso che non sono un frequentatore dello stadio, ma oggi avrei proprio avuto voglia di assistere alla partita della squadra della mia città. Però non posso, i panzoni dall'alto hanno deciso che oggi il campionato di calcio di serie B (e non solo) resterà fermo perché negli stadi ci vanno ANCHE i delinquenti a provocare disordini, inoltre qualche altro panzone ha deciso che non si può andare a vedere la propria squadra quando gioca in trasferta (forse perché si rischia di doversi fermare per fare pipì durante il viaggio e in qualche autogrill ci si può beccare una pallottola in testa!). A me continua a sembrare una grandissima stronzata che si chiudano gli stadi dove si riuniscono migliaia di appassionati dello sport nazionale, la stragrande maggioranza dei quali è composta da persone per bene. Se il problema è che ci vanno ANCHE i delinquenti, allora la soluzione è arrestare i delinquenti e non limitare la mia libertà di persona per bene di andare allo stadio. Se non riesci a prendere i delinquenti vuol dire che sei incapace di svolgere il tuo lavoro, allora alza il culo dalla tua sedia e lascia il posto a qualcun altro, se anche questo fallirà farà posto ad un altro ancora: ci sarà in questo Paese qualcuno capace di arrestare i delinquenti(?) o dobbiamo chiamare Starsky & Hutch? L'importante è che non se la prendano, come fanno ora, con le brave persone che vogliono SOLO assistere ad uno spettacolo sportivo, perché chiudere gli stadi per i teppisti che provocano disordini è una gran presa per i fondelli che mi induce a chiedermi quando chiuderanno tutte le banche e gli uffici postali(?): lì addirittura ci fanno le rapine!

giovedì 15 novembre 2007

Linux vs Vista: 1-0

Luca non è stato l'unico, dopo aver acquistato un bel notebook e dopo aver aumentato la ram, a chiedermi il favore di togliere l'ultimo Sistema Operativo di Redmond (Windows Vista) e di istallargli il buon Windows XP. Facendo presente che per fare una cosa del genere sarebbe stato necessario acquistare una licenza del "vecchio" Sistema e che esisteva, seppur remota, la possibilità di perdere qualche funzionalità di uno o più componenti hardware che potevano essere stati progettato per Vista, ho approfittato per proporre l'istallazione di Linux accanto al S.O. "di serie", lasciando quest'ultimo funzionante dopo avergli appena rimpiccolito la partizione. Luca non è stato l'unico ad accettare la mia proposta e così si è ritrovato il suo bel Sony Vaio con due sistemi operativi: il pachidermico Windows Vista e Linux con quella che fino a 2 mesi fa era la corrente distribuzione di Ubuntu (anche se si è divertito a metter su uno sfondo fatto apposta per Debian).



Ed ecco che dopo un paio di mesi di convivenza, anche Luca (no, non è stato l'unico!) mi ha chiesto di togliere definitivamente il S.O. della Microsoft e lasciare solo Ubuntu (nel frattempo aggiornato a Gusty Gibbon), dal momento che ormai utilizza esclusivamente quello e con grande soddisfazione. Figuriamoci la mia, di soddisfazione! Così oggi ho rimosso Vista dal notebook di Luca... e domani tocca a quello di Massimiliano!

martedì 30 ottobre 2007

Contro la disinformazione il prossimo V-Day

Mi rimbalza la notizia (forse per telefono, forse tra le notizie riportate sulla home di Yahoo... non ricordo) che Beppe Grillo stia organizzando un altro V-Day per il prossimo 25 Aprile, anniversario della Liberazione, dedicandolo alla ricerca della liberazione dalla disinformazione che fanno i media (ce l'ha sicuramente con quelli tradizionali). Ok, pur non essendo un assiduo lettore del blog del comico genovese, né particolarmente affezionato alle sue provocazioni che troppo spesso reputo un po' grossolane (mi piacciono le provocazioni, mi piacciono tantissimo, ma soprattutto se fatte con finezza), se per disinformazione intende la malainformazione superficiale e incompleta (quando non artefatta o manipolata), la scelta mirata delle notizie da dare e di quelle da non dare, di quelle da risaltare all'eccesso (spesso stronzate) e di quelle da far passare inosservate (spesso le più interessanti) che fanno giornali di ogni tipo e periodicità e che fanno sprattutto le televisioni con i telegiornali ed i cosiddetti programmi di attualità (e cultura, moda, costume ecc.), allora stavolta lo approvo in pieno e qualche vaffa lo sparerò anch'io! E lo sparerò con sentimento e trasporto perché sono convinto veramente che l'informazione in questo Paese si sia completamente azzerbinata (chissà, magari pure gratis!) al potere sfiorando il patetico tragicomico: sarebbe oggetto di continue grasse risate se non fosse che la maggior parte delle persone si bevono di tutto e solo per aver letto qualcosa sul giornale o averla ascoltata in TV, la prendono per oro colato.

giovedì 25 ottobre 2007

Le polemiche sui contenuti le fanno gli invidiosi

A Feba che ha scritto un post a cui è irrinunciabile dare una opinione

E' da un po' di tempo che penso alla polemica sui contenuti della blogosfera. "La blogosfera è fatta di fuffa, non ci sono i contenuti, quello che emerge non è informativo, quelli che scrivono non sono giornalisti, la blogosfera non può entrare a pieno titolo nei media di informazione" e via dicendo.

Ad essere sincera, mi sono un po' stancata.

Penso che ci sia una sopravvalutazione di qualche elemento, mentre qualche altro elemento, anche se sotto gli occhi di tutti, continua a sfuggirci.
Per cercare di spiegarvi come la penso, procederò per esagerazioni.
...
A parte che non ho visto le esagerazioni e che quelli che si occupano di gossip sono giornalisti e sparano stronzate (ops... volevo dire "fuffa") peggio della maggior parte dei blogger, è tutto abbastanza condivisibile. Mi permetterei, comunque, di continuare a pensare che sei caduta anche tu nella tentazione di dare spiegazioni serie e razionali sull'argomento, ma l'argomento, ricordiamolo, è "i contenuti della blogosfera"(?!?!): ma saranno fatti (mi stava quasi scappando di scrivere "cazzi", ma mi sono trattenuto!) della blogosfera, o no?! Vorrei dire: se non mi sono perso qualcosa, non risulta che la blogosfera abbia chiesto a qualche autorità di poter "entrare a pieno titolo nei media d'informazione" per cui ognuno può (e deve) prendere le informazioni che arrivano dai blogger col beneficio del dubbio così come dovrebbe farlo per quelle che arrivano dai "media ufficiali"(a parte che se volessimo parlare dell'informazione dei telegiornali, scriveremmo post per mesi per poi cadere nella depressione più completa!). Infine, direi che i blogger scrivono per passione e ti posso assicurare che di passioni strane ne ho viste, ma mai mi sono messo a sindacare se erano giuste o no, certo che se lo avessi fatto avrei invaso il campo di fatti (vedi sopra) che non mi riguardano e che non capisco. Lo so, ho "posto l'accento" soprattutto sui contenuti, ma è da qui che parte la polemica degli invidiosi! Il punto di vista sociale nemmeno ce lo spreco altrimenti sembra che si vogliano spiegare (o peggio giustificare) i cavoli nostri!

martedì 23 ottobre 2007

Carne ai Blogger! ...E che carne!

Ancora una volta insieme a Stefigno (stiamo diventando inseparabili) ho preso la strada per la Capitale dove con la scusa della presenza di Giovy si sono radunati un po' (un bel po'!) di amici blogger per trascorrere un'altra serata insieme e dare l'assalto alla "ciccia" del "Ferro e Fuoco"!

CarneAiBlogger15

Alcuni dei presenti hanno replicato la presenza alla BlogBeer di 12 giorni fa, altri sono arrivati freschi freschi per l'occasione. E' stata una serata divertente ancorché molto interessante per i discorsi che spontaneamente si sviluppano tra persone che condividono interessi e passioni. ...E poi si sa che a tavola si svolgono le discussioni più stimolanti! Eravamo in tanti e ora (sono le 2,55 ed il buon vino che ha accompagnato la cena mi incatena la memoria) ricordo distintamente:
Gigicogo che ha trasmesso quasi tutta la serata in diretta UStream
Aghenor il Mr. Fon da qualcuno sprannominato Stefano Vitta
Eugenio il velista
Stefano Epifani il Professor Duepuntozero (da quando l'ho conosciuto cerco di non farmi più chiamare "professore"- ubi maior, minor cessat!)
Alessio Jacona che fa sempre piacere passarci qualche ora insieme (non di più però :P )
Alex2000 grande avvocato di Benevento (da stasera) titolare dello Studio legale Avv. Alex Duemila
Pizzicone che non è piccolo, ma sempre al fianco di personaggi di peso e spessore, sembra esserlo
Mr. Geekissimo, personaggio di peso e spessore(!)
Robie06 dal ginocchio "Giacomo Giacomo"
Signor Maiale un marchio, una garanzia(!)
Senzastile solito grande organizzatore (e che se vuole la sua foto può prenderla quando vuole)
oltre, chiaramente al mio compagno di viaggio e all'ospite d'onore.
Altri, di altrettanta simpatia, hanno popolato questo mini raduno; a loro do appuntamento alla prossima volta per una conoscenza più approfondita della semplice stretta di mano di questa sera e spero che non passi troppo tempo perché queste serate mi piacciono veramente!
Ho scattato una decina di foto col cellulare (quindi non di grande qualità), ma tante altre potrete trovarle scattate da quasi tutti i partecipanti: si possono cercare via tag "CarneAiBlogger" su Flickr

sabato 20 ottobre 2007

Levi-Prodi: blog spacciato

Che faccio, mi ci metto anch'io? Nelle ultime ore ho letto tanti post sull'argomento e in tutti avrei voluto commentare allo stesso modo. Alla fine mi sono detto che sarebbe stato meglio scriverlo qui e basta, così riporto pari pari il commento che ho lasciato la prima volta al post di GPessia e poi a quello di Lobotomia:

"Prossimamente una legge prevederà che tutte le email passino per i server governativi dove saranno controllate e corrette da eventuali errori “ideologici” ma non da quelli ortografici. Poi un’altra farà lo stesso con la posta ordinaria, raccomandate, plichi e pacchi, infine si regolamenterà il contenuto dei pizzini. L’obbiettivo è arrivare ad una libertà di espressione totale equivalente a quella in vigore in Romania fino al 1989. Ce la faremo grazie ai consulenti della Soc. KGB p.A. di cui si serve il governo!"


Poi è intervenuto anche Giovy che dopo le ammissioni di errore di Gentiloni e Levi e le loro promesse di correzioni raccomanda di non cadere nel panico e limitarsi semplicemente a vigilare che non siano dimenticate queste correzioni da apportare. A lui, purtroppo, aggiungo che:

"se anche non dimenticheranno le correzioni, ormai sei spacciato (tu blogger) perché sei nel mirino: hanno già deciso e sentenziato!"


Ora, io neanche mi stupisco più. "Esprimi un'opinione? Allora è editoria: ti devi iscrivere, pagare, dobbiamo sapere chi sei e dirti che opinione esprimere!..." è tipico di qualsiasi dittatura, perché mai doveva farne difetto la nostra?
E mi starebbe anche bene vivere in una dittatura, una come le altre, come ce ne sono tante nel mondo che limitano la libertà (certo che sono poche quelle che lo fanno come la nostra!) ma che almeno garantiscono ordine e disciplina, sicurezza ai cittadini e repressione ai delinquenti! Ma la nostra dittatura toglie solo e non dà un ca**o (autocensura)! Non ci salverebbe neanche Robin Hood contro questi sceriffi fascisti!

P.S.
Ho scritto questo post per evitare di lasciare commenti tutti uguali, per sfogarmi un po' riguardo alla situazione generale che attraversa il Paese (non come territorio ma come popolo popolare) e per approfittare di esprimere ancora la mia opinione per quel poco tempo che continueranno a lasciarmelo fare!

lunedì 15 ottobre 2007

L'informatica pesante

Chi ha detto che lavorare nell'informatica non è pesante?
Chiunque sia stato vorrei proprio vederlo con uno zaino sulle spalle, trasportare tre computer per gran parte della giornata da una parte all’altra della città!



Certo che era uno zaino abbastanza prezioso…

sabato 13 ottobre 2007

BlogBeer e dintorni

È appena finita una settimana lavorativa di grande impegno in cui ho faticato non poco per preparare i resoconti numerici (e grafici) dell’andamento aziendale dall’inizio dell’anno, del III trimestre, del mese di settembre, dell’ultima decade dello stesso mese e della I decade di quello in corso. Sono contento di aver finito tutto con perfetta puntualità (così per un paio di giorni potrò rallentare un poco) e sono contento che, nonostante il superlavoro, sono riuscito ad infilarci in mezzo la partecipazione alla BlogBeer Romana di mercoledì scorso.



È stata una serata di blogger dal vivo riuniti al Tam ‘O Shanter in zona Prati a Roma per bere una birra, mangiare qualcosa, parlare tanto e cazzeggiare ( EVVAI !! ).
Sono arrivato a destinazione col prode Stefigno in preda ad un attacco di fame e subito SenzaStile, Robie, Signor Maiale con Mezzaporzione e Mary mi hanno stretto la mano ignorando il rischio che potessi addentarli all’istante, poi mentre iniziavo a sgranocchiare qualcosa (meno male) è arrivato Alessio seguito da Svaroschi e Zoro (che è un fenomeno di simpatia!). Ho potuto chiacchierare con EddyPedro che ci ha regalato questo video della serata, con Alex2000, Pizzicone e il grande (e grosso) Shor e al volo con Luca Conti. Eravamo in tanti (forse una trentina) e purtroppo non sono riuscito a parlare con tutti; mi sarebbe piaciuto scambiare qualche parola con Agaponeo, Giulia, Brassy, Akille e tutti gli altri (con cui mi scuso di non ricordarli: la stanchezza dell’altra sera era tanta, quella di stanotte anche!), ma sono sicuro che questo sarà un motivo in più per partecipare di nuovo quando si ripeterà la serata che in questa sua prima edizione ha avuto un grande successo, come si può vedere dalle foto. Grazie agli organizzatori.

P.S.
La birra era buona! ;-)


lunedì 1 ottobre 2007

Macbook con Linux (Ubuntu 7.04)

C'è un Pinguino nel mio macbook, che così comincia a piacermi un po' di più e comincia a perdere quell'aria da giocattolo che si porta dietro...



E' Ubuntu 7.04, ma, si sa come vanno queste cose, ci ho preso gusto e poiché venerdì scorso è stata rilasciata la Beta di Gusty Gibbon, da domani ricomincio tutto.



Per il momento funziona tutto quello che ho provato. :)

sabato 15 settembre 2007

Sostituzione dell’hard disk del macbook

Attenzione: post kilometrico!
Dal momento che l’ho fatto d’avanti a tante persone, che ho anche scattato alcune foto mentre lo facevo e oltretutto ho anche scritto d’averlo fatto, non posso esimermi dal raccontare in questo post come sostituire l’hard disk del macbook. Dunque, per prima cosa abbiamo bisogno di un macbook con disco rigido piccolo o magari grande ma non funzionante, insomma con una ragione che giustifichi la sostituzione …non è che ci mettiamo a cambiare il disco per il gusto di farlo! ;) Il mio macbook è un 13” (che nonostante la CPU Intel Core 2 Duo da 2GHz e i 2Gb di Ram resta un hardware di mediocre qualità soprattutto per il chip grafico che utilizza memoria condivisa e non è un fulmine di guerra: Apple è andata un po’ al risparmio, ma si è fatta pagare come se fosse la Rolls-Royce dei computer!) ed aveva un hard disk da 80Gb, un po’ piccolo per poter contenere i tre (!) sistemi operativi che volevo installare. Ovviamente ci servirà anche un nuovo hard disk che deve avere solo due semplici requisiti: deve essere da 2,5 pollici e avere interfaccia serial ATA 2 (S-ATA2) (io ho acquistato un Toshiba MK1637GSX da 160Gb a 5400Rpm e buffer da 8Mb): non è importante neanche che abbia il disegnino della mela morsicata sopra (!), quindi se invece di comprarlo da un rivenditore Apple si va nel negozio di informatica sotto casa è possibile anche che si possa risparmiare qualche decina di Euro (oltre al costo del viaggio e lo stress di dover parcheggiare in centro! – Riflessione: i negozi che vendono Mac sono spesso in centro e forse il costo elevato dei computer che vendono è dovuto al canone mensile di locazione del locale commerciale…).


il nuovo hard disk non ha il disegno della mela!

Torniamo alla sostituzione: la prima solita raccomandazione è quella di scaricare la tensione elettrostatica toccando con le mani un oggetto metallico abbastanza grande (oppure il terreno o un muro dell’edificio) prima di sfiorare qualsiasi componente elettronico e fare attenzione che il piano di lavoro sia sufficientemente ampio e maniacalmente pulito (non come ho fatto io che tutta l’operazione l’ho eseguita sul tavolo dello stabilimento balneare ad un passo dalla spiaggia!).



Nonostante il macbook sembri uno scatolotto sigillato, Ram e disco rigido sono facilmente accessibili dal vano della batteria, quindi per prima cosa dobbiamo mettere sottosopra il notebook e rimuovere la batteria aiutandoci con una moneta da 10 centesimi (ma va bene qualsiasi cosa riesca a far ruotare il fermo di plastica).



Una cornice metallica fatta a L nasconde gli alloggiamenti delle Ram e dell’hard disk, per rimuoverla sarà necessario svitare le tre piccole viti, poste alla stessa distanza tra loro, che si trovano sul lato lungo della stessa cornice (è indispensabile un cacciavite “a croce” molto sottile e non ci si deve preoccupare di perdere le piccole viti perché, una volta svitate, resteranno comunque prigioniere della cornice metallica) e poi tirare delicatamente proprio il lato lungo poiché l’estremità del lato corto è infilata in una cavità del case.



Rimossa la cornice ci troveremo frontalmente i due alloggiamenti delle Ram, mentre sulla sinistra (per capirci, sotto il fermo della batteria) c’e il vano del disco rigido: una linguetta di plastica flessibile è ripiegata sotto il disco e aiutandoci col piccolo cacciavite possiamo tirarla fuori.



A questo punto ci basta afferrare la linguetta di plastica e tirare verso desta: tutto l’hard disk scivolerà fuori ed avremo compiuto la metà del lavoro!
Il prossimo passo sarà quello di togliere dal disco, che abbiamo appena tirato fuori dal computer, la piastrina metallica su cui è fissata la linguetta di plastica: per farlo sarà necessario un piccolo cacciavite “a brucola” per svitare le quattro viti che la fissano (N.B. come nel mio caso, è possibile che le viti non siano tutte uguali, ma le due anteriori abbiano la testa con un sottile bordino: in questo caso sarà bene aver cura di rimetterle poi nella stessa posizione).


il vecchio hard disk ha il suo bel disegno della mela!

OK! Ora prendiamo il nuovo hard disk, gli fissiamo la piastrina sul lato della scheda elettronica (per capirci: sul lato opposto alla piastrina fissata deve esserci l’etichetta del disco) e lo facciamo scorrere nel suo alloggiamento con l’etichetta rivolta verso il basso.



Ripieghiamo la linguetta sotto il disco e rimontiamo la cornice a L incastrando prima l’estremità del lato corto nella cavità del case e poi riavvitando le tre piccole viti per fissarla definitivamente. Inseriamo la batteria, ruotiamo il suo fermo (ce l’abbiamo ancora la monetina, vero?) e il gioco e fatto! Ora il nostro macbook è perfettamente inutilizzabile e accendendolo ci appare a video il simbolo di una cartella con un bel punto interrogativo!
Niente paura, dobbiamo solo installare il sistema operativo, quindi inseriamo il dvd (1) di installazione del Mac OS X, spegniamo il computer da tasto power e riaccendiamolo tenendo premuto il tasto “C”: questa operazione determinerà il boot da dvd e partirà la procedura di installazione del S.O. all’interno della quale si trova l’Utility Disco da cui è possibile partizionare il disco a nostro piacimento. Specificate le partizioni del disco dopo un paio di “OK” e circa un’ora di copie, verifiche e caricamenti il nostro macbook sarà di nuovo pronto per essere utilizzato.

Spero che questo articolo possa essere utile a qualcuno e che quel qualcuno voglia lasciare un commento per farmi sapere se è andato tutto ok, se ho dimenticato qualcosa o qualunque altra osservazione voglia!

giovedì 13 settembre 2007

RomagnaCamp: Day3



Il terzo giorno Qualcuno risorse, io invece al risveglio ero come una lampadina fulminata! C'è voluto un po' per riprendermi e fatalmente, rispetto a i giorni precedenti, sono arrivato con leggero ritardo, sufficiente, però, a farmi perdere la "prima lezione" di Aikidō tenuta da Luca e la seconda di frisbee tenuta da Fullo ma comunque in tempo per realizzare che alcuni compitini avrei dovuti lasciarli a Luca (si ricorderà del mio fischietto o dovrò fargli un fischio per ricordarglielo?), smontare il macbook per sostituirne l'hard disk con uno più grande e pranzare con DElyMyth verificando che per qualche mistero lei fa i doppi pranzi ed io faccio il doppio del suo peso. Intanto finiva di istallarsi il primo sistema operativo (Mac OSX). Pomeriggio corto, Elena, Feba Gioxx e Luca, organizzatori dell'evento a cui vanno i complimenti e il ringraziamento per ciò che hanno fatto affinché riuscisse tutto alla perfezione, cominciavano a delirare per la fatica e quando tutti gli altri partecipanti sono andati via ho iniziato anch'io a pensare di porre termine alla tre giorni. Poco rapido saluto e... Alla prossima!

lunedì 10 settembre 2007

RomagnaCamp: Day2



Secondo giorno: tutt'altra storia! Il tutto si è trasformato in un vero BarCamp serio. Appena arrivato ho seguito il primo talk dove Susan ha spiegato (con l'invito a fare pratica che è stato subito recepito dai più) come fare a ferri una utilissima copertina per il mouse.



Terminato quello che è stato forse l'intervento più ostico e particolarmente tecnico, adatto solo ai pochi "addetti ai lavori", siamo passati ad argomenti un po' più soft riguardanti informatica, password e cifrature, web 2.0 per pochi e per tutti, fon e social media, sikurezza e diritto...
Ho preso qualche appunto ripromettendomi di approfondire quegli argomenti che ho sentito più vicini, ho chiacchierato molto, ho incontrato e rivisto con piacere veri blogger (non come me) che avevo conosciuto in occasioni precedenti: Adriano, Alessio, Alfredo, Feba, Giovy, Gioxx, Luca, Nicola, Rossella, Silvia e Pietro, Stefano, Tommaso e sicuramente dimentico qualcuno; ho conosciuto persone che sapevo interessanti ed altre di cui non sapevo nulla e che si sono rivelate altrettanto interessanti, delle une e delle altre riesco a ricordare Amanda che è stata seduta accanto a me per gran parte della giornata 2 (non so come abbia fatto ad accorgermi ;) che c'era un BarCamp intorno), DElyMyth, Dema (gentilissimo), Elena, Emanuele, Fabio, Fullo che ha cercato di insegnarmi a lanciare il frisbee e a cui ho cercato di insegnare a giocare a biliardino, entrambi con risultati pietosi, poi anche Jtheo, Livia, Marco, MerlinVX che ringrazio per un favore, Pseudotecnico a cui ho rubato la foto sottostante sperando che non si offenda, Samuele, Stefano, e nel dopocena sono riuscito anche a parlare per qualche secondo con Antonio e Svaroschi, ma anche qui sono sicuro di cadere in qualche amnesia.



Ho fatto tutto con grande e spontaneo entusiasmo perché questa bloggeria - o bloggerità o forse boggitudine - per me è un gran divertimento (e dimentico talvolta che qualcuno invece ci campa e quindi deve prendere tutto molto più sul serio; di sicuro anch'io quando lavoro sono molto meno spiritoso di quando vado per BarCamp), e sono un convinto sostenitore che se "nomina conseguentia rerum sunt" allora un BarCamp deve essere un po' spensierato, nonché della teoria secondo la quale le cose imparate divertendosi sono quelle che più restano in mente.
Insomma, anche nel giorno serio, abbiamo abbastanza cazzeggiato! Evvai!

Aggiornamento: Nei commenti, Antonio (LdF) mi fa notare che non siamo riusciti a parlare alla fine della cena (e quindi dovremmo riprometterci di farlo alla prossima occasione). Il fatto è che dovrei smettere di postare di notte e soprattutto dovrei smettere di prendere appunti su mille bigliettini microscopici, perché altrimenti succede che ne prendi uno, leggi Antonio, leggi Firenze, leggi un link e lo riporti nel post... E invece volevi riportare il link dell'Antonio (Sofi) diverso (diverso come Antonio e diverso perché sbarbato), quello con cui veramente ho scambiato qualche parola fumando una sigaretta insieme. Mi scuso con entrambi. (sono le 00:32, spero di azzeccare il link stavolta!)

L'Insonnia dei miei amici

Nella serata di venerdì scorso non ho cenato insieme agli altri RomagnaCampers e mi sono diretto a Forlì dove ero atteso da altre persone, insieme alle quali abbiamo compiuto quello che ormai sta velocemente diventando un rito nelle occasioni (non frequentissime, purtroppo) in cui mi trovo in Romagna: siamo andati a cena da Andrea e Caterina, i soci-amici che gestiscono “L’Insonnia”, pizzeria-ristorantino dove si possono gustare alcuni dei piatti più buoni di tutta la galassia!


(l'insegna)

L’Insonnia non è un ristorante grandissimo, né superlussuoso, è un posto ben curato dove si sta bene, si può mangiare qualsiasi cosa (anche semplicemente la pizza) con la sicurezza che sia stata cucinata con passione e maestria e non si cade in depressione all’arrivo del conto: da consigliare!



(non ho fatto in tempo a fotografare i piatti pieni: era talmente buono che finiva tutto prima della foto)

Per questo ringrazio Piero, amico di sempre e cognato (la sua sorellina è mia metà), che mi ci ha portato la prima volta e continua a farlo quando sono ospite a casa sua per qualche giorno;


(Piero e Andrea)

ed è per questo che a mia volta consiglio a chi vive o è solo di passaggio nella zona del forlivese di approfittarne per cenare (o anche pranzare, ma d’estate solo la domenica) a L’Insonnia che si trova a Forlì in via Giovanni dalle Bande Nere e si può prenotare allo 0543-25554.
Quando andrete, ditelo che ve l’ho consigliato io, non credo che sarete trattati meglio per questo (sarete trattati meglio solo perché siete lì), ma magari si ricordano di avere un sincero e appassionato fan e mi mandano un saluto (che mi farà piacere)!

sabato 8 settembre 2007

RomagnaCamp: Day1, il resto



Dopo la mattinata sostanzialmente trascorsa tra saluti e public relations ed aver pranzato tutti insieme (momento particolarmente interessante!) si è fatto veramente sul serio: così c'è stata una vera e propria lezione di frisbee tenuta da Fullo (che poi si è immerso nel suo Nintendo DS lite)



un allenamento di biliardino (con Feba solita fuoriclasse) e tornei di tennis, bowling e boxe (il match più seguito è stato quello tra Amanda e Livia)



grazie al Wii messo a disposizione dall'organizzazione. Prima di allontanarmi ho atteso l'arrivo di DElyMyth che, appena arrivata da milano, voleva restare in albergo e farsi viva solo la mattina successiva, ma l'ho "cortesissimamente" invitata a venire mentre era al telefono con Gioxx (La mia cena è trattata a parte...)

venerdì 7 settembre 2007

RomagnaCamp: Day1 in the morning



Sono arrivato presto al RomagnaCamp stamattina perchè ho trovato sorprendentemente facilmente (il mio navigatore è laureato in fisica nucleare!) e ho trovato gli organizzatori Elena e Luca che lavoravano alacremente...





e alla registrazione ho trovato Gioxx e Feba (e meno male che se ci fosse stato solo lui i campers sarebbero fuggiti prima della registrazione



...ho avuto il mio badge: si inizia!

giovedì 6 settembre 2007

Valigie pronte: si parte per RomagnaCamp

(ringrazio per il logo unofficial fornito e pubblicato su autorizzazione esclusiva per me da parte degli organizzatori)


Ok, ho veramente tutto pronto (sperando di aver dimenticato meno cose del solito), l'auto è nel viale col motore in moto, perciò non mi dilungo. Era semplicemente per dire che sto partendo (forse bastava il twitt) per 4 giorni in Romagna, 3 dei quali dedicati al BarCamp più affollato dell'anno! Proverò a scrivere cosa succederà per Stefigno (gli altri saranno tutti presenti, che vuoi raccontare a loro?) che non può partecipare e che saluto!

venerdì 24 agosto 2007

Se le idee sono poche, facciamoci aiutare!

Lo ha segnalato Napolux in questo post e non ho resistito: sono andato immediatamente a clickare sul link del generatore di idee e subito me ne ha fornito una fantastica!

Photo Sharing and Video Hosting at Photobucket

Si legge bene, vero? Ok mi tocca mettermi a lavoro!

P.S.
Provate, magari vi cambia la vita!

Degli uomini e delle donne ...E delle amiche deluse

Sono rientrato dalle ferie e il giorno dopo mi è venuta la febbre (troppo alta per i miei gusti), dopo 3 giorni non sono ancora guarito ma ho iniziato a dare un'occhiata ai milafeed del mio aggregatore e sono felice di aver avuto l'occasione (anche se in ritardo) di leggere questo post della cara DElyMyth che è veramente bello. Non per il ritmo che racchiude, né per come è scritto (comunque bene), ma semplicemente per il suo contenuto che mi ha emozionato fino a darmi una lunga serie di brividi (...lo so qualcuno penserà che la febbre è ancora molto alta, ma non è così!). Ho letto i 21 punti e mi sono fermato. A lungo. Ho realizzato che probabilmente sono una donna (soprattutto per i punti 17 e 17b), poi ho pensato che non posso essere una donna (non così all'improvviso e senza corso di apprendimento, almeno!) e forse vuol dire che uomini e donne non sono poi così diversi (nonostante molti, troppi, insistano nel contrario), finalmente ho letto il resto: sono un uomo. Sicuro. Posso dimostrarlo. Però com'è che non mi sento uno stronzo? Forse perché non lo sono. Il problema è sempre lo stesso (e da una mente che ritengo, per quel poco che ne so, in pace con la matematica, non me lo aspettavo): tutte le volte che si generalizza si presta il fianco a qualche "pierino" che ti dirà "hai sbagliato, quella tale eccezione svela il tuo errore!" ed avrà ragione! Io stesso mi sento un'eccezione agli uomini che hai dipinto ma non voglio fare il "pierino" stavolta (come? l'ho già fatto? no!!) perché condivido anche il punto 9 e CREDENDO di leggere il pensiero sono sicuro che in questo post bellissimo dove c'è scritto la parola "uomini" in realtà si voleva intendere il nome e cognome di un determinato uomo. E' dura ma passerà... Lei è forte e tutti gli amici le sono vicino!

giovedì 23 agosto 2007

Torno e trovo tutto come avevo lasciato...

Dopo tre settimane di ferie praticamente scollegato dalla Rete e tre giorni di febbre (anche molto alta) torno a riaprire il mio piccolo blog e cosa ti ci trovo? Niente di nuovo (a parte qualche spam nei commenti che ho appena rimosso)! Possibile che nessuno abbia usato la cortesia di innaffiarlo un po' e girarlo verso la luce in mia assenza? Ah, come dite? Non era possibile? Eravate tutti in ferie? Non avevate i giusti privilegi?
Scuse! Non ci si comporta così! Se non ci si può fidare neanche dei vicini di blog, allora ditelo!
Ok, ok, non me la prendo, ma almeno qualcuno si faccia vivo!

lunedì 30 luglio 2007

I vecchi amici sono come la pizza

Per me la pizza è sempre qualcosa di speciale. Lo è sempre stata, sin da quando ero bambino e mio padre si sobbarcava di proposito quasi 40 Km (e quasi 40 Km di quasi 40 anni fa erano di più dei 40 Km di oggi!) di guida per portarmi (portarci) in pizzeria, o quando da ragazzino tredicenne facevo commissioni per tutto il vicinato nella speranza che le piccole mance rimediate potessero concedermi il lusso di una pizza con gli amici, oppure quando non ancora ventenne in Istria i miei compagni di viaggio ed io scovammo un’ottima pizzeria italiana e ne approfittavamo per seguire una dieta monotona e speciale fatta di pizza a colazione (giuro!), a pranzo e a cena! Un’altra cosa altrettanto speciale è stare in compagnia di persone simpatiche.

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Sono fortunato io, perché spesso mi capitano entrambe le cose. Come stasera. Ottima pizza, ottima compagnia!

DSCF0028a

P.S.
La birra non era eccezionale… in compenso è stata abbondante!