Alla fine arriva il Natale...
Per fortuna il mese finisce presto e prima che succede ti si riempiono di nuovo le tasche, hai la ferma convinzione che un pensierino per gli amici e i colleghi sia un gesto apprezzabile, così ricominci i giri del consumo che, magari, ti portano anche fuori città, nonostante qualche camionista scioperante non abbia intenzione di farti prendere l'autostrada e i carburanti, sempre più costosi, si facciano desiderare. Dilapidi una fortuna ma sei soddisfatto di aver pensato veramente(?) a tutti e poi di lì a poco arriverà anche la tredicesima. Poi arriva e ti rendi conto. Ti rendi conto che è meno di quanto ti aspettavi, che non avevi pensato veramente a tutti, che c'è il gas da pagare, che scadono le polizze, che c'è un altro paio di accidenti che ti assottiglieranno le finanze, che la tredicesima era arrivata e in due giorni è terminata. Nel frattempo ti si è riproposta la situazione sconcertante degli spostamenti nella città: quando manca una settimana a Natale iniziano a spostarsi in auto quelli che durante tutto l'anno l'auto ce l'anno nel garage, la spolverano e l'accendono solo per prepararla al 18 dicembre, fatidico giorno dell'apertura delle gabbie dei patentati a forza. Da tale data riuscire a tornare a casa, la sera, senza neanche una ammaccatura al paraurti o una strisciata a una fiancata è un evento che merita applausi e festeggiamenti (e meraviglia!). E quando, nonostante ti sia sforzato di prendere tutto in allegria e con un pizzico di ottimismo (ch'è il sale della vita! Gianni!), stai per maledire solennemente gli ultimi cinquanta giorni dell'anno, ti accorgi che alla fine arriva il Natale. E sei sereno perché è arrivato, finalmente, il Natale vero, quello che senti dentro, quello che non è fatto di regali ma di piccoli pensieri (ma non piccoli pensieri = regalini) che sbocciano dalla mente e dal cuore e sono rivolti a tutti coloro a cui potresti regalare un sorriso di un nanosecondo, a tutti coloro che contano su di te o che non ti conoscono neppure. Alla fine arriva il Natale che ti aiuta a decidere la cosa giusta, che ti spinge ad essere gentile anche con l'edicolante antipatico e a salutare cordialmente il signore che ha il posto auto accanto al tuo nel parcheggio dell'ufficio. Finalmente arriva il Natale che ti fa riaffiorare i ricordi di bambino, quando era accanto a te qualcuno che vorresti ancora vicino, magari anche solo per un momento, per dirgli una volta ancora "Auguri, nonno!". No, non potrai farlo, ma c'è una soluzione: gridalo a chiunque, dillo con passione, fallo con il cuore e arriverà lassù anche a lui, così come spero che arrivi a tutti voi il mio più sincero "Buon Natale!