Iscriviti al feed "Il Chicco di Sale"

venerdì 27 aprile 2007

Socializzazione digitale a numero chiuso

Praticamente spuntano fuori a decine (o forse di più) i circoli digitali. Ieri ho letto che Matt di Pixelspread scrive di questo ImInLikeWithYou che nasce con l'obbiettivo di far flirtare 2.0 i suoi utenti e il "tesseramento" al club è (e sarà) a numero chiuso (esclusivamente per inviti). E' da provare (a dire la verità mi ci vedo veramente poco)... ma se Matt mi manderà l'invito che gli ho chiesto, magari mi iscrivo - così se li avrò anch'io, li metterò a disposizione di chi ne può fare un uso più attivo ;-)

mercoledì 25 aprile 2007

Il mio 25 Aprile

Nonostante la consapevolezza dell'importanza storica della liberazione di Milano dai nazisti in quel 25 aprile 1945, permettetemi (chiedendo scusa a tutti) di festeggiare anche per tante altre cose: per il nome che porto, per quello che porta mio figlio, permettetemi di ricordare che in quello stesso giorno venivano fondate le Nazioni Unite, e che in altri 25 Aprile iniziò a far parlare di sé la ghigliottina, ci fu la Rivolta Irlandese di Pasqua, nacquero Guglielmo Marconi, Ella Fitzgerald e Johann Cruyff, morirono Emilio Salgari, Alessandro Tassoni e Leon Battista Alberti. Sempre in un 25 Aprile (e la memoria non deve difettare!) fu resa nota la struttura ad elica del DNA, si palesò il primo caso di AIDS e venne brevettato il primo circuito integrato, padre dell’elettronica moderna che ci allieta e ci dà lavoro. In tempi più recenti, poi (e qui la memoria non ha quasi bisogno di nessun aiuto), il Portogallo fu liberato dalla dittatura ed era un 25 Aprile, così come quando ci fu la fuga di radiazioni nella centrale nucleare giapponese e quando ci fu la liberazione (un’altra: e sono 3!) del Sinai dagli israeliani. In altri 25 Aprile una sonda terrestre entrò per la prima volta nell’orbita di Pultone, fu condannato a morte Ivan il Terribile e fu messo nell’orbita terrestre Hubble, il telescopio spaziale che ci ha fatto scoprire cose nuove e confermato cose dubbie. Fin qui la memoria, ma chissà quante altre cose fondamentali saranno successe in qualche 25 Aprile che meriterebbero di essere ricordate, cose importanti per l’umanità, per un popolo, per una città, una famiglia o solo per un individuo: per tutte queste cose io festeggio il mio 25 Aprile, con il piacere di festeggiarlo insieme a tutti quelli che mi circondano senza distinzioni di sesso o religione senza classificazioni (e classifiche) di razza, cultura e colore politico, perché per me questa è una festa di valore (non dei valori!) e deve essere di tutti… e mi stanno sul cazzo quelli che pensano che deve essere la festa di solo taluni e non di quegli altri.

Amministrative e web 2.0. Tentiamo?

Mi scrive Legolas che vorrebbe raccogliere più pareri possibili, il più velocemente possibile sulla sua idea, così rigiro la richiesta di opinioni a tutti quelli che si trovano a leggere queste righe: aiutiamolo!

Da qui ad un mese ci saranno le amministrative nella mia città. Superfluo dire che i candidati sindaco, pur avendo un sito, purtroppo non hanno fatto niente piu' che metterci 2 immagini e 4 parole. Il classico sito vetrina old-school :)
Ecco perche' ieri mi e' venuta un'idea: perche' non provare a fare qualcosa per mostrare come le nuove tecnologie del Web 2.0 possano aiutare la condivisione di contenuti, il confronto e il dialogo in un'occasione come questa? Usare le possibilità che ci offre non a vantaggio di un candidato piuttosto che di un altro, ma tutte a beneficio dei cittadini. Cimentarmi in un'impresa di NetCitizen, piu' o meno! ....

io, al volo senza pensarci troppo, ho risposto così:

Ciao Alfr, l'idea seppur non completamente nuova e con qualche lato nebbioso, non è male e meriterebbe che tu la coltivassi... Francamente io penserei di essere un po' (troppo) in ritardo per le elezioni che, è vero darebbero grande risalto alla tua proposta, ma (per i tempi stretti) potrebbero anche far rischiare un mezzo fiasco. Il progetto, tuttavia, corroborato da grande impegno che non può essere profuso da una sola persona (ti ci vuole uno staff con misurata miscela di grandi maratoneti e formidabili scattisti), può vivere della vita della città a prescindere dalle elezioni, magari puoi abilmente farlo nascere ora ma con il programma già stabilito e gridato ai quattro venti che, chiunque amministrerà la tua città, avrà un filo (più o meno) diretto con i cittadini attraverso il tuo media. Così le dieci domande possono essere rivolte al sindaco o all'assessore, che può rispondere sul forum, via audio o anche video, e così via. In definitiva, se ci credi, se te la senti, se hai già validi aiuti, allora prendi su e parti subito: non sarà facile, ma se non ti fossilizzerai solo sulle elezioni e penserai in grande, potresti far crescere una grande iniziativa per la tua città. Ti faccio comunque un grande "in bocca al lupo" già solo per la decisione che prenderai... fatti sentire. Ciao!

martedì 24 aprile 2007

Perché usi twitter?

Mi tira in ballo Luca del BluBlog (grazie) e partecipo volentieri al meme partito da Diego l’asteroide (Bayle) sui motivi per cui uso twitter. In effetti basterebbe dire che mi piace e mi diverte ma vediamo se si può argomentare meglio: ho sempre usato la Rete in modo molto 1.0 attingendo le informazioni di cui avevo bisogno soprattutto per lavoro… ma io sono un nato-ludico e cresciuto-di-più (giro di parole per dire grande amante del cazzeggio!) per cui, quando ho scoperto twitter ed ho visto che altri scrivevano cosa stavano facendo, ho voluto provare…

Twitter mi ha fatto scoprire quanto sia semplice avere amici digitali e mi ha spinto ad aprire il mio bloggerino (e già, sono proprio appena arrivato…), mi ha traghettato sulla sponda della Rete fatta non solo di informazioni ma soprattutto di persone e me le ha fatto conoscere quelle persone (alcune anche fisicamente) di cui è fatto. Quindi uso twitter, apprezzando la sua semplicità nell’idea e nell’uso con la sua interfaccia “for dummies”, con la possibilità di inviare un sms o utilizzare un IM, o magari uno dei tanti programmini che lo rendono ancora più bello. Apprezzo la sintesi di tutti i messaggi (in 140 caratteri bisogna essere concisi e “concettosi”) per la quale, anche quando resti un po’ di tempo scollegato e vuoi sapere com’è andata la giornata degli amici, non impieghi una vita; apprezzo lo scambio continuo di link di nuove scoperte tra i partecipanti; che non ci sono persone antipatiche tra quelli che seguo e non c’è spam (se pure ci fossero non dovrei far altro che un “remove”); che posso continuare a lavorare e decidere quando leggere o inviare un messaggio, perché non c’è nessuno che attende impaziente una risposta ma tutti sono contenti (?! – si, altrimenti perché mi seguono?) di leggere cosa sto facendo. In definitiva è tutto molto bello, le persone che seguo mi sembra di conoscerle da una vita e da quando uso twitter sto anche pensando di smettere di fumare!

Per continuare avrei voluto coinvolgere altri twitterers ma sono stato preceduto, manca solo feba, quindi attendo di leggere i loro posts e confrontarli.

Il tuo compleanno

Se sei un blogger, allora sei invitato a segnalare il giorno del tuo compleanno.
Scrivilo qui.

lunedì 16 aprile 2007

OpenCamp visto dalla parte mia


Sono stato all’OpenCamp. Sabato mattina, dopo aver dato buca ad altri impegni, salgo sul treno e vado. Durante l’ora (più o meno) di viaggio, giocando a Jawbreaker sul palmare, mi viene il dubbio di poter non essere a mio agio in quest’evento specialistico e specializzato: dopo tutto sono un ex informatico, che dei programmi (è una vita che non programmo più), dei sistemi operativi (che non sistemo più), delle applicazioni (mi applico poco) non è agguerritamente aggiornato come una volta. Però la passione c’è sempre e il treno va abbastanza veloce. Poi arrivo e capisco subito che la passione basta, basta e avanza. Prima ancora dell’inizio riesco finalmente a stringere la mano a Luca che mi regala subito il piacere di conoscere Feba e poi ancora 4 Ever Young e Legolas. Seguo qualche intervento che riguarda argomenti tecnici e si sa, gli argomenti tecnici sono pericolosi da seguire, perché o sei un tecnico e rischi di sapere già tutto, o non sei un tecnico e rischi di non capirci un tubo. Qualcosa l’ho capita. Ma il meglio avviene a prescindere dagli interventi da seguire, così sulle panchine del cortile mi lascio intervistare da Leo Sorge facendo la parte dell’imbranato (mi è venuta benissimo come si vede tra le registrazioni di Robin Good) che cerca di strappare la promessa di far si che il software aperto e in particolare i Sistemi Operativi Open Source siano diffusi in modo il più possibile elementare, partendo dal basso, spiegando se necessario a cosa serve il Power Button. Dalla seguente chiacchierata con Leo pare che ancora per un po’ Linux dovrà restare per pochi ma qualcosa forse si muove. In perfetto stile BarCamp (questa è la cosa più avvincente) le migliori conversazioni continuano tra i corridoi e il porticato così mi è facile rendermi conto che non sono l’unico (ex) informatico simpatico, soprattutto quando riesco a chiacchierare (di partizioni che vanno e vengono) anche con il professore esimio praticamente padrone di casa Stefano Epifani e con Alessio Jacona che poi danno il meglio al cospetto della telecamera di Nicola Mattina. Considerando che il tutto è stato intervallato dalle prelibatezze di San Lorenzo (assente Antonio Tombolini a cui avrei voluto dedicare la mia personale ovazione) devo dire che il mio primo BarCamp si guadagna un giudizio positivo nonostante qualche piccola critica deve anche portarsela a casa: per il ritardo con cui si inizia, per la mancanza di connettività, per la penuria di rappresentanti dei lug italiani. Già, gli esponenti dei lug non pervenuti, custodi della verità del free e dell’open, i quali o non sono stati invitati, oppure sono troppo snob per partecipare ad eventi del genere e troppo pronti poi a sentenziare che la scarsa diffusione dell’Open Source è colpa della Microsoft (niente link). A questo punto mi rimane da annotare l’intervento di Robin Good che, in accordo con gli “altri” rappresentanti dei lug (quelli presenti, pochi ma buoni) predica l’evangelizzazione delle folle “partendo dalle zie e dai cuginetti” esortando l’abbandono dell’esasperato tecnicismo per rapportarsi maggiormente con le tante persone che vogliono imparare ma non sanno da dove iniziare. E, aggiungerei, per riscoprire quanto sia soddisfacente vedere i progressi dell’allievo, tanto più quanto l’allievo parta dal basso. Morale del discorso: esperienza da ripetere! Purtroppo non a breve poiché già so di non poter essere allo ZenaCamp (agli impegni di lavoro si può dare buca, quelli familiari no!), ma spero di rifarmi presto.

il link alle foto nel post precedente

Le foto dell'OpenCamp

Mi è mancato il tempo per scrivere sullOpenCamp (ci proverò prossimamente), nel frattempo sono visibili alcune fotografie scattate durante l'evento.

mercoledì 11 aprile 2007

Codice di condotta per blogger: perché?

Ecco, ci sono tante cose che non capisco, alcune le lascio lì, dopo un po’ che sto a sbatterci la testa e non ci arrivo, se proprio sono al di sopra della mia portata mi rassegno (almeno temporaneamente) e spero di riuscire a continuare a farne senza. Alcune altre, invece, non le capisco ma vorrei tanto... ed allora mi faccio in quattro, studio, chiedo aiuto, ma io devo capire. Ora io mi chiedo se ci sia proprio la necessità impellente di metter su un codice di condotta per blogger, soprattutto se c’è il rischio che diventi una sorta di tavole della legge con i dieci comandamenti che sono otto divieti! Questo mi fa paura: non sarà il caso della blogosfera italiana, ma tutte le censure sono nate così, con il pretesto che qualcosa possa offendere qualcuno… non sopporto le censure (propedeutiche al coprifuoco), non voglio nel modo più assoluto che mi sia limitata quella libertà che a volte a caro prezzo qualcuno ha conquistato per me (e per tutti noi), mi reputo una persona educata che sa darsi le “proprie regolate” autonomamente e almeno in rete rivendico la possibilità di dire quello che mi va, anche rischiando qualche volta di “farla fuori dal vaso”! …Se poi qualcuno dovesse offendersi, peggio per lui!

P.S.
Pare che altri la pensano allo stesso modo:
Un codice di condotta per i blogger? No, grazie. (by Giovy)
La vexata quaestio su cui sta dibattendo la blogosfera italiana (sempre molto attenta a quanto si dice in quella americana, a quanto pare) riguarda la proposta di introdurre un codice di condotta per i blogger, avanzata dai...

OpenCamp - Roma 14 aprile 2007


Ho deciso, per sabato ho disdetto gli altri impegni perché voglio andare all'OpenCamp! Un'occasione così non posso proprio farla scappare per partecipare al mio primo "Camp": è vicino e la materia è superinteressante!

domenica 8 aprile 2007

Tanti Auguri a Tutti!

Finalmente c’è chi ci comprende!

Qualche giorno fa ho incontrato Guglielmo, con cui ho tante volte giocato appassionanti partite di calcio da ragazzi; operaio tessile, ha una casa in campagna che sua moglie governa a tempo pieno, con un bel giardino dove le sue due bambine possono giocare in libertà. Era un po’ che non ci incontravamo, ci siamo salutati ed appena gli ho chiesto come gli andavano le cose Guglielmo, che evidentemente aveva voglia di chiacchierare, è partito con un discorso caloroso che ho ascoltato volentieri e con attenzione e credo di riassumere senza troppe omissioni qui di seguito:

- Cambia il vento! In qualità di lavoratore con una famiglia a carico, come promesso sin dalla campagna elettorale, mi sono ritrovato con una busta paga più pesante e non posso esserne che felice! È vero, le addizionali regionale e comunale sono aumentate per cui il “peso in più” si riduce a 7 (sette) Euro mensili; è vero, ICI, servizio idrico comunale, tassa per lo smaltimento dei rifiuti sono tutti aumentati; è vero, altri ticket e balzelli vari tutti insieme appassionatamente toglieranno quest’anno in media 1023 (milleventitre) Euro a famiglia… Però si capisce che qualcosa sta cambiando. Si, perché il nostro Ministro dell'Economia e delle Finanze, Tommaso Padoa Schioppa[1] in settimana ha detto che le tariffe ferroviarie italiane dovranno essere aumentate perché più basse della media europea. Ora il fatto che non sono un grande viaggiatore, non faccio il pendolare, né ho l’abitudine di seguire la mia squadra in trasferta determina che se il biglietto del treno sarà più caro non influirà di molto sul mio portafogli (praticamente “non me ne può fregà di meno”!)… Però, siccome il giorno dopo l’Eurispes ha pubblicato uno studio secondo cui i salari medi dei lavoratori italiani hanno il penultimo[2] potere d’acquisto europeo, il nostro caro Ministro, che è persona ponderata e coerente, sicuramente si farà in 4 (quattro) per riportare il peso delle buste paga degli italiani nella media dei paesi europei, in più metti nel conto che il prezzo dell’energia elettrica diminuirà dello 0,4% (zero virgola quattro per cento)[3]. … E son contento perché mi aspetto che non appena aumenteranno le tariffe FFSS sarà anche maggiore il mio stipendio!

- Si vabbè… aspetta e spera, Gugliè!




[1] nel consiglio d’amministrazione della Banca Centrale Europea dal 1998 al 2006 e grande patrocinatore di quella moneta unica che molti vedono come grande causa della diminuzione del potere d’acquisto del medio salario del lavoratore italiano.

[2] peggio solo i portoghesi.

[3] ben 40 (quaranta) centesimi ogni 100 (cento) Euro!

lunedì 2 aprile 2007

Ad Aldo Fabrizi e a mio nonno

Mi corre il pensiero, non solo perché la data lo impone (oggi ricorre la sua scomparsa), al “Grande Maestro“ Aldo Fabrizi, ed è un pensiero allegro che mi riporta a tanti piacevoli ricordi che si intrecciano tra loro. Non solo le tante risate (così tante e piene che mi faceva male la pancia) che suscitava nelle sue macchiette, caricature irresistibili di popolani di ogni tipo che proponeva nei teatri o in quella TV, ancora in bianco e nero, che si accendeva all’iniziare di Carosello per essere poi spenta alla fine dello spettacolo serale. No, quando penso al Maestro non mi viene in mente solo la sua immensa bravura, il suo parroco in “Roma Città Aperta”, gli oltre 80 films che portano il suo nome come attore o come regista, le sue poesie che insegnano la vita: il ricordo vola pian piano all’ambiente, alle situazioni, alla spensieratezza di cui mi beavo da ragazzino, alla serenità che infondevano quelle persone che con me godevano dell’arte di Aldo Fabrizi e soprattutto a chi ora non c’è più. Io sono stato un ragazzo fortunato, ho avuto la possibilità di vivere accanto a mio nonno per ventidue anni e se mi sento una brava persona, una persona di cui sono amico, lo devo tantissimo a lui. Erano coetanei mio nonno ed il Maestro, si conoscevano e, anche frequentandosi sempre più raramente, mai cadeva una ricorrenza senza che si scambiassero biglietti d’auguri; io li leggevo tutti: erano gioviali, spiritosi, insomma belli. E li ringrazio. Li ringrazio per i ricordi che mi hanno lasciato e li saluto. Magari lassù staranno giusto per “sgranarsi” due bei piatti di fettuccine alla ciociara (o di bucatini all’amatriciana) e allora …BONAPPETITO!


LA DIETA
Doppo che ho rinnegato Pasta e pane,
so' dieci giorni che nun calo, eppure
resisto, soffro e seguito le cure...
me pare un anno e so' du' settimane.
Nemmanco dormo più, le notti sane,
pe' damme er conciabbocca a le torture,
le passo a immaginà le svojature
co' la lingua de fòra come un cane.
Ma vale poi la pena de soffrì
lontano da 'na tavola e 'na sedia
pensanno che se deve da morì?
Nun è pe' fà er fanatico romano;
però de fronte a 'sto campà d'inedia,
mejo morì co' la forchetta in mano!