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lunedì 14 gennaio 2008

Dei rifiuti campani, dei politici, del Bostik e della mia ingenuità.

Io appartengo a quella categoria di persone che quando si trova d'avanti a un problema, per prima cosa ne cerca la soluzione, poi si organizza per evitare che la cosa si ripeta e solo infine cerca di capire di chi è stata la "colpa" di ciò che si è verificato. Beh, ho sempre pensato di seguire un criterio migliore di quelli che, invece, quando si presenta una rogna, cercano solo di poter addossare la colpa a qualcuno senza preoccuparsi poi se la situazione verrà risolta. È per questo che mi auguro che l’emergenza dello smaltimento dei rifiuti campani sia sbrogliata al più presto, ma stavolta mi sono anche chiesto come mai il maggiore responsabile di questo scempio che, personalmente (magari anche sbagliando?) avrei individuato nel Governatore della Regione Campania, non si fosse ancora dimesso dal suo incarico, ed ancor più (visto che in Italia non si dimette nessuno volontariamente) mi sono chiesto perché mai non fosse stato messo in condizione di dimettersi dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Martedì scorso l’amministratore campano era stato ricevuto dal Primo Ministro e credevo che fosse “esonerato”, ma niente; il giorno dopo c’è stato un vertice a Palazzo Chigi tra governo e Regioni sull’emergenza rifiuti in Campania ed ho pensato che stavolta non l’avrebbe salvato neanche il vaccino antinfluenzale… e invece ancora nulla! Chissà mai perché? La risposta l’ho avuta facendo conoscenza con i nostri rappresentanti alla Camera del Senato. Non è che sono andato a conoscerli tutti (d’altra parte non che ci tenga particolarmente), ma ho semplicemente cercato di capire meglio chi sono, fino scoprire (e non ne sono neanche rimasto troppo sorpreso) che una elegante senatrice è la gentile moglie del Governatore della Regione Campania. Di certo la Signora non influenzerebbe mai in alcun modo il giusto governare dei nostri Ministri, ma tutti sanno quanto il nostro Presidente del Consiglio tenga allo spirito di gruppo dei rappresentanti della maggioranza al senato, dove anche un solo voto può valere la poltrona. Così, in un Paese dove i “politici” si spalmano il Bostik sul fondo dei pantaloni prima di occupare la loro sedia, mi ritrovo ancora, alla mia età, con l’ingenuità di pensare che qualcuno possa dimettersi per manifesta incapacità a svolgere il proprio compito. Povero me!