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sabato 15 settembre 2007

Sostituzione dell’hard disk del macbook

Attenzione: post kilometrico!
Dal momento che l’ho fatto d’avanti a tante persone, che ho anche scattato alcune foto mentre lo facevo e oltretutto ho anche scritto d’averlo fatto, non posso esimermi dal raccontare in questo post come sostituire l’hard disk del macbook. Dunque, per prima cosa abbiamo bisogno di un macbook con disco rigido piccolo o magari grande ma non funzionante, insomma con una ragione che giustifichi la sostituzione …non è che ci mettiamo a cambiare il disco per il gusto di farlo! ;) Il mio macbook è un 13” (che nonostante la CPU Intel Core 2 Duo da 2GHz e i 2Gb di Ram resta un hardware di mediocre qualità soprattutto per il chip grafico che utilizza memoria condivisa e non è un fulmine di guerra: Apple è andata un po’ al risparmio, ma si è fatta pagare come se fosse la Rolls-Royce dei computer!) ed aveva un hard disk da 80Gb, un po’ piccolo per poter contenere i tre (!) sistemi operativi che volevo installare. Ovviamente ci servirà anche un nuovo hard disk che deve avere solo due semplici requisiti: deve essere da 2,5 pollici e avere interfaccia serial ATA 2 (S-ATA2) (io ho acquistato un Toshiba MK1637GSX da 160Gb a 5400Rpm e buffer da 8Mb): non è importante neanche che abbia il disegnino della mela morsicata sopra (!), quindi se invece di comprarlo da un rivenditore Apple si va nel negozio di informatica sotto casa è possibile anche che si possa risparmiare qualche decina di Euro (oltre al costo del viaggio e lo stress di dover parcheggiare in centro! – Riflessione: i negozi che vendono Mac sono spesso in centro e forse il costo elevato dei computer che vendono è dovuto al canone mensile di locazione del locale commerciale…).


il nuovo hard disk non ha il disegno della mela!

Torniamo alla sostituzione: la prima solita raccomandazione è quella di scaricare la tensione elettrostatica toccando con le mani un oggetto metallico abbastanza grande (oppure il terreno o un muro dell’edificio) prima di sfiorare qualsiasi componente elettronico e fare attenzione che il piano di lavoro sia sufficientemente ampio e maniacalmente pulito (non come ho fatto io che tutta l’operazione l’ho eseguita sul tavolo dello stabilimento balneare ad un passo dalla spiaggia!).



Nonostante il macbook sembri uno scatolotto sigillato, Ram e disco rigido sono facilmente accessibili dal vano della batteria, quindi per prima cosa dobbiamo mettere sottosopra il notebook e rimuovere la batteria aiutandoci con una moneta da 10 centesimi (ma va bene qualsiasi cosa riesca a far ruotare il fermo di plastica).



Una cornice metallica fatta a L nasconde gli alloggiamenti delle Ram e dell’hard disk, per rimuoverla sarà necessario svitare le tre piccole viti, poste alla stessa distanza tra loro, che si trovano sul lato lungo della stessa cornice (è indispensabile un cacciavite “a croce” molto sottile e non ci si deve preoccupare di perdere le piccole viti perché, una volta svitate, resteranno comunque prigioniere della cornice metallica) e poi tirare delicatamente proprio il lato lungo poiché l’estremità del lato corto è infilata in una cavità del case.



Rimossa la cornice ci troveremo frontalmente i due alloggiamenti delle Ram, mentre sulla sinistra (per capirci, sotto il fermo della batteria) c’e il vano del disco rigido: una linguetta di plastica flessibile è ripiegata sotto il disco e aiutandoci col piccolo cacciavite possiamo tirarla fuori.



A questo punto ci basta afferrare la linguetta di plastica e tirare verso desta: tutto l’hard disk scivolerà fuori ed avremo compiuto la metà del lavoro!
Il prossimo passo sarà quello di togliere dal disco, che abbiamo appena tirato fuori dal computer, la piastrina metallica su cui è fissata la linguetta di plastica: per farlo sarà necessario un piccolo cacciavite “a brucola” per svitare le quattro viti che la fissano (N.B. come nel mio caso, è possibile che le viti non siano tutte uguali, ma le due anteriori abbiano la testa con un sottile bordino: in questo caso sarà bene aver cura di rimetterle poi nella stessa posizione).


il vecchio hard disk ha il suo bel disegno della mela!

OK! Ora prendiamo il nuovo hard disk, gli fissiamo la piastrina sul lato della scheda elettronica (per capirci: sul lato opposto alla piastrina fissata deve esserci l’etichetta del disco) e lo facciamo scorrere nel suo alloggiamento con l’etichetta rivolta verso il basso.



Ripieghiamo la linguetta sotto il disco e rimontiamo la cornice a L incastrando prima l’estremità del lato corto nella cavità del case e poi riavvitando le tre piccole viti per fissarla definitivamente. Inseriamo la batteria, ruotiamo il suo fermo (ce l’abbiamo ancora la monetina, vero?) e il gioco e fatto! Ora il nostro macbook è perfettamente inutilizzabile e accendendolo ci appare a video il simbolo di una cartella con un bel punto interrogativo!
Niente paura, dobbiamo solo installare il sistema operativo, quindi inseriamo il dvd (1) di installazione del Mac OS X, spegniamo il computer da tasto power e riaccendiamolo tenendo premuto il tasto “C”: questa operazione determinerà il boot da dvd e partirà la procedura di installazione del S.O. all’interno della quale si trova l’Utility Disco da cui è possibile partizionare il disco a nostro piacimento. Specificate le partizioni del disco dopo un paio di “OK” e circa un’ora di copie, verifiche e caricamenti il nostro macbook sarà di nuovo pronto per essere utilizzato.

Spero che questo articolo possa essere utile a qualcuno e che quel qualcuno voglia lasciare un commento per farmi sapere se è andato tutto ok, se ho dimenticato qualcosa o qualunque altra osservazione voglia!

giovedì 13 settembre 2007

RomagnaCamp: Day3



Il terzo giorno Qualcuno risorse, io invece al risveglio ero come una lampadina fulminata! C'è voluto un po' per riprendermi e fatalmente, rispetto a i giorni precedenti, sono arrivato con leggero ritardo, sufficiente, però, a farmi perdere la "prima lezione" di Aikidō tenuta da Luca e la seconda di frisbee tenuta da Fullo ma comunque in tempo per realizzare che alcuni compitini avrei dovuti lasciarli a Luca (si ricorderà del mio fischietto o dovrò fargli un fischio per ricordarglielo?), smontare il macbook per sostituirne l'hard disk con uno più grande e pranzare con DElyMyth verificando che per qualche mistero lei fa i doppi pranzi ed io faccio il doppio del suo peso. Intanto finiva di istallarsi il primo sistema operativo (Mac OSX). Pomeriggio corto, Elena, Feba Gioxx e Luca, organizzatori dell'evento a cui vanno i complimenti e il ringraziamento per ciò che hanno fatto affinché riuscisse tutto alla perfezione, cominciavano a delirare per la fatica e quando tutti gli altri partecipanti sono andati via ho iniziato anch'io a pensare di porre termine alla tre giorni. Poco rapido saluto e... Alla prossima!

lunedì 10 settembre 2007

RomagnaCamp: Day2



Secondo giorno: tutt'altra storia! Il tutto si è trasformato in un vero BarCamp serio. Appena arrivato ho seguito il primo talk dove Susan ha spiegato (con l'invito a fare pratica che è stato subito recepito dai più) come fare a ferri una utilissima copertina per il mouse.



Terminato quello che è stato forse l'intervento più ostico e particolarmente tecnico, adatto solo ai pochi "addetti ai lavori", siamo passati ad argomenti un po' più soft riguardanti informatica, password e cifrature, web 2.0 per pochi e per tutti, fon e social media, sikurezza e diritto...
Ho preso qualche appunto ripromettendomi di approfondire quegli argomenti che ho sentito più vicini, ho chiacchierato molto, ho incontrato e rivisto con piacere veri blogger (non come me) che avevo conosciuto in occasioni precedenti: Adriano, Alessio, Alfredo, Feba, Giovy, Gioxx, Luca, Nicola, Rossella, Silvia e Pietro, Stefano, Tommaso e sicuramente dimentico qualcuno; ho conosciuto persone che sapevo interessanti ed altre di cui non sapevo nulla e che si sono rivelate altrettanto interessanti, delle une e delle altre riesco a ricordare Amanda che è stata seduta accanto a me per gran parte della giornata 2 (non so come abbia fatto ad accorgermi ;) che c'era un BarCamp intorno), DElyMyth, Dema (gentilissimo), Elena, Emanuele, Fabio, Fullo che ha cercato di insegnarmi a lanciare il frisbee e a cui ho cercato di insegnare a giocare a biliardino, entrambi con risultati pietosi, poi anche Jtheo, Livia, Marco, MerlinVX che ringrazio per un favore, Pseudotecnico a cui ho rubato la foto sottostante sperando che non si offenda, Samuele, Stefano, e nel dopocena sono riuscito anche a parlare per qualche secondo con Antonio e Svaroschi, ma anche qui sono sicuro di cadere in qualche amnesia.



Ho fatto tutto con grande e spontaneo entusiasmo perché questa bloggeria - o bloggerità o forse boggitudine - per me è un gran divertimento (e dimentico talvolta che qualcuno invece ci campa e quindi deve prendere tutto molto più sul serio; di sicuro anch'io quando lavoro sono molto meno spiritoso di quando vado per BarCamp), e sono un convinto sostenitore che se "nomina conseguentia rerum sunt" allora un BarCamp deve essere un po' spensierato, nonché della teoria secondo la quale le cose imparate divertendosi sono quelle che più restano in mente.
Insomma, anche nel giorno serio, abbiamo abbastanza cazzeggiato! Evvai!

Aggiornamento: Nei commenti, Antonio (LdF) mi fa notare che non siamo riusciti a parlare alla fine della cena (e quindi dovremmo riprometterci di farlo alla prossima occasione). Il fatto è che dovrei smettere di postare di notte e soprattutto dovrei smettere di prendere appunti su mille bigliettini microscopici, perché altrimenti succede che ne prendi uno, leggi Antonio, leggi Firenze, leggi un link e lo riporti nel post... E invece volevi riportare il link dell'Antonio (Sofi) diverso (diverso come Antonio e diverso perché sbarbato), quello con cui veramente ho scambiato qualche parola fumando una sigaretta insieme. Mi scuso con entrambi. (sono le 00:32, spero di azzeccare il link stavolta!)

L'Insonnia dei miei amici

Nella serata di venerdì scorso non ho cenato insieme agli altri RomagnaCampers e mi sono diretto a Forlì dove ero atteso da altre persone, insieme alle quali abbiamo compiuto quello che ormai sta velocemente diventando un rito nelle occasioni (non frequentissime, purtroppo) in cui mi trovo in Romagna: siamo andati a cena da Andrea e Caterina, i soci-amici che gestiscono “L’Insonnia”, pizzeria-ristorantino dove si possono gustare alcuni dei piatti più buoni di tutta la galassia!


(l'insegna)

L’Insonnia non è un ristorante grandissimo, né superlussuoso, è un posto ben curato dove si sta bene, si può mangiare qualsiasi cosa (anche semplicemente la pizza) con la sicurezza che sia stata cucinata con passione e maestria e non si cade in depressione all’arrivo del conto: da consigliare!



(non ho fatto in tempo a fotografare i piatti pieni: era talmente buono che finiva tutto prima della foto)

Per questo ringrazio Piero, amico di sempre e cognato (la sua sorellina è mia metà), che mi ci ha portato la prima volta e continua a farlo quando sono ospite a casa sua per qualche giorno;


(Piero e Andrea)

ed è per questo che a mia volta consiglio a chi vive o è solo di passaggio nella zona del forlivese di approfittarne per cenare (o anche pranzare, ma d’estate solo la domenica) a L’Insonnia che si trova a Forlì in via Giovanni dalle Bande Nere e si può prenotare allo 0543-25554.
Quando andrete, ditelo che ve l’ho consigliato io, non credo che sarete trattati meglio per questo (sarete trattati meglio solo perché siete lì), ma magari si ricordano di avere un sincero e appassionato fan e mi mandano un saluto (che mi farà piacere)!

sabato 8 settembre 2007

RomagnaCamp: Day1, il resto



Dopo la mattinata sostanzialmente trascorsa tra saluti e public relations ed aver pranzato tutti insieme (momento particolarmente interessante!) si è fatto veramente sul serio: così c'è stata una vera e propria lezione di frisbee tenuta da Fullo (che poi si è immerso nel suo Nintendo DS lite)



un allenamento di biliardino (con Feba solita fuoriclasse) e tornei di tennis, bowling e boxe (il match più seguito è stato quello tra Amanda e Livia)



grazie al Wii messo a disposizione dall'organizzazione. Prima di allontanarmi ho atteso l'arrivo di DElyMyth che, appena arrivata da milano, voleva restare in albergo e farsi viva solo la mattina successiva, ma l'ho "cortesissimamente" invitata a venire mentre era al telefono con Gioxx (La mia cena è trattata a parte...)

venerdì 7 settembre 2007

RomagnaCamp: Day1 in the morning



Sono arrivato presto al RomagnaCamp stamattina perchè ho trovato sorprendentemente facilmente (il mio navigatore è laureato in fisica nucleare!) e ho trovato gli organizzatori Elena e Luca che lavoravano alacremente...





e alla registrazione ho trovato Gioxx e Feba (e meno male che se ci fosse stato solo lui i campers sarebbero fuggiti prima della registrazione



...ho avuto il mio badge: si inizia!

giovedì 6 settembre 2007

Valigie pronte: si parte per RomagnaCamp

(ringrazio per il logo unofficial fornito e pubblicato su autorizzazione esclusiva per me da parte degli organizzatori)


Ok, ho veramente tutto pronto (sperando di aver dimenticato meno cose del solito), l'auto è nel viale col motore in moto, perciò non mi dilungo. Era semplicemente per dire che sto partendo (forse bastava il twitt) per 4 giorni in Romagna, 3 dei quali dedicati al BarCamp più affollato dell'anno! Proverò a scrivere cosa succederà per Stefigno (gli altri saranno tutti presenti, che vuoi raccontare a loro?) che non può partecipare e che saluto!