Burocrazia: che passione!
Ho sempre notato che molte persone un po' avanti con l'età, avendo vissuto molteplici esperienze, alcune delle quali non particolarmente felici, tendono a perdere, pian piano, la fantasia e l'illusione per far spazio ad un più realistico disincanto contemporaneamente al cambiamento dei lineamenti del viso che diventano giorno dopo giorno sempre un po' più severi.
Esiste, però, una cosa che riesce ad illuminare qualunque vecchio austero: questa "cosa" si chiama nipoti. Il nonno si trasforma col suo nipotino, riacquista all'improvviso quella fiducia nel futuro che invece aveva cercato di dimenticare, ritrova il gusto ludico di meravigliarsi a scoprire cose nuove e di raccontare e trasmettere le proprie esperienze. Resta un po' la difficoltà di scegliere i regali per il nipotino, perciò in quest'occasione spesso il nonno si riappropria della sua abituale sobria essenzialità ed omaggia il bimbo di sonanti banconote. Succede così che un bambino di sette anni e mezzo possa avere un gruzzoletto di anche più di cento euro e può capitare che vada dal nonno a raccontargli che, avendo il papà e la mamma che comprano quello che a lui serve, vuole restituire il malloppo al suo caro vecchietto. Questi, per tutta risposta, convice il bimbo che non è elegante restituire i regali ricevuti poichè sembrerebbero non apprezzati, e comunque i soldi possono essere utili in futuro, così se ora non sono necessari possono essere depositati, per esempio, in un libretto postale. Il nonno è capace di fare qualsiasi cosa per il nipotino, può succedere allora che sapendo i genitori del bambino impegnati nel normale orario di apertura degli uffici postali, possa andare di persona ad "aprire" un libretto postale al nipotino. Si presenta di buon'ora (i nonni, si sa, si svegliano presto) all'ufficio postale, ma trova già numerose persone che lo precedono, prende il suo bel bigliettino con una strana sigla ed il numero 106 (dopo aver trascorso qualche minuto davanti alla macchinetta per decidere quale pulsante spingere) ed aspetta per 44 minuti che giunga il suo turno. Quando arriva di fronte allo sportello chiede all'impiegato di voler aprire un libretto postale intestato ad un bambino di sette anni e mezzo ed il solerte (?!) postelegrafonico gli risponde:
"Mi deve portare il certificato di nascita del bambino, lo stato di famiglia, ed il suo tesserino di codice fiscale, poi occorrono anche il documento di riconoscimento ed il tesserino di codice fiscale del papà ed il documento di riconoscimento ed il tesserino di codice fiscale della mamma, in più devono essere presenti contemporaneamente il bambino ed entrambi i genitori per le firme"...
Il prossimo regalo sarà una macchinina telecomandata!
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