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sabato 10 febbraio 2007

Inetti fascisti mascherati che governano il Paese

Ho visto in TV, ho letto sui giornali e sul web, ho sentito parlare persone che conosco e che non conosco, mi sono ripromesso di non esprimermi, consapevole che spesso esagero, sconfino nel paradosso e rischio di non farmi capire: ho resistito una intera settimana ma alla fine ho ceduto. Si, voglio dire la mia sul calcio (?) malato di violenza ed ho deciso di scrivere questo post così mi parlo da solo (tanto chi lo legge il mio blog?) e mi comprendo. Cercherò di essere coerente ma premetto che il ragionamento non ce l’ho pronto e lo elaboro estemporaneamente mentre scrivo (il titolo lo inserirò quando avrò finito), così per capirmi meglio voglio immaginare un dialogo tra me (Chicco) e Francesco (che sono sempre io). Ciò, magari, evidenzia ancora di più quanto siano interiormente dibattute le mie riflessioni, ma non incartiamoci e sentiamo cosa si dicono i due:

Chicco: sono sconvolto, addolorato per la famiglia del poliziotto ucciso, esterrefatto per come si comportano dei ragazzi che dovrebbero andare a divertirsi incitando la propria squadra e finiscono per organizzare una guerriglia urbana: è una indecenza ed è ora che le partite di calcio siano riconsegnate alle persone per bene, perciò, anche se non sono un frequentatore abituale, ho deciso che domenica andrò allo stadio.

Francesco: l’iniziativa di voler fare qualcosa, sia pure simbolicamente, nel tuo piccolo ti fa onore ma domenica non potrai andare comunque allo stadio.

C: Perché?

F: Perché il Ministro dell’Interno, dopo i tragici fatti di Catania, ha deciso che negli stadi non a norma di tutt’Italia i tifosi non possono andare.

C: Ah… si, certo… ma… che centra con Catania?

F: Beh, gli stadi non a norma non sono sicuri e possono verificarsi ancora degli incidenti, perciò devono prima essere adeguati e poi potranno ospitare di nuovo i tifosi. Ma prima devono istallare i tornelli…

C: Si, ho sentito questi ritornelli sui tornelli (!) che garantiscono la sicurezza negli stadi… ma scusa, se a Catania ci fossero stati ‘sti tornelli non sarebbe successo nulla?

F: No, non è così, perché a Catania i fattacci sono successi fuori dello stadio: una ragione in più per non far andare nessuno ad assistere alle partite.

C: Ma non è giusto! Così le società di calcio e tutto l’indotto ci perdono dei milioni di euro.

F: Meglio! Un articolo di Marco Travaglio su L’Unità spiega che molti presidenti delle squadre di calcio, negli anni, sono stati indagati, rinviati a giudizio…

C: …(quasi sempre prosciolti)…

F: …per lo più a causa di bustarelle e bilanci redatti allegramente nelle loro imprese ed attività!

C: Si, si, ho letto… ma che centra? Io vorrei solo andare allo stadio! E poi gli abbonati hanno già pagato per vedere lo spettacolo!

F: Allora non capisci? Fai così: tu che hai grande stima di Giovy e segui sempre il suo blog, leggiti il suo post dove scrive che appoggerebbe “già da domani una legge per far che si che tutte le partite di calcio si svolgano a porte chiuse. Tutte. Indiscriminatamente” così magari comprendi meglio.

C: Allora adesso mi spiego meglio: ma poi non dire che esagero! Tu mi conosci, sai che non sono un grande sostenitore di questo governo e quelli che lo sono mi hanno sempre appiccicato addosso quel “tu sei di destra” con il tono un po’ razzista ed emarginante, ma LA VERA VERITÀ È CHE IO SONO MOLTO PIÙ DEMOCRATICO E DI SINISTRA DI LORO! Ora rivendico il mio diritto di poter assistere ad una manifestazione sportiva, di poterci andare in compagnia di tanti amici anche se la mia squadra gioca in trasferta perché io ed i miei amici siamo persone per bene! Rivendico il diritto di poter svegliarmi la domenica mattina, vedere che tempo fa, e decidere di noleggiare 3 pulmans per seguire in tanti la mia squadra in un’altra città. Ed un governo qualsiasi deve garantire i miei diritti di persona per bene (ri-tornello), dichiarando guerra a tutti quelli che vorrebbero limitare la libertà altrui e sapendo già in partenza che ogni guerra ha le sue vittime (non mi riferisco al poliziotto ucciso…)! Invece questo governo che millanta la sua sinistra, non riuscendo a garantirmi la sicurezza (la sicurezza ce la deve dare lo stato non i tornelli!) mette i divieti: FASCISTI! Se ci saranno degli scippi serali nei centri storici, ripristineranno anche il coprifuoco? Io di questo stato non mi fido: negli stadi non a norma fino a ieri ci si entrava grazie alle deroghe concesse da commissioni prefettizie: che oggi mi dicono che gli incidenti accadono per colpa degli stadi non a norma. Quindi per colpa loro! Quindi hanno sbagliato… ma nessun prefetto si è dimesso! Io di questo stato non mi fido: il ministro dell’interno ha dichiarato di fronte al Presidente della Repubblica di aver sbagliato a far concedere le deroghe per gli stadi senza tornelli (?!!), di aver sbagliato a far disputare una partita ad alto rischio per la sicurezza (classificata rischio-3, il massimo) il venerdì precedente i festeggiamenti della patrona di Catania alle 18 (orario in cui in questo periodo è buio), ha dichiarato di aver sbagliato a mandare 1500 (millecinquecento??) poliziotti in tenuta antisommossa. Quindi il ministro ha sbagliato… ma non si è dimesso! Io non mi fido di questo stato in cui chi sbaglia non schioda il culo dalla sua sedia e poiché non riesce a contenere qualche centinaio di teppisti in gran parte minorenni armati di sassi e bastoni (non mitra e bazooka), preferisce tenermi, per la mia sicurezza, chiuso in casa. Bella forza! Se stiamo tutti chiusi in casa un po’ (non al 100%) più sicuri lo saremo tutti! Ha ragione Mario Sconcerti (qualche volta è un po’ esagerato pure lui, ma almeno è veramente di sinistra) che l’ho sentito citare Tacito in “Fanno il deserto e la chiamano Pace”…

F: …

C: …

F: E allora che proporresti, oltre il cambio di governo, lo scioglimento forzato delle Camere ed il licenziamento in tronco di tutti i prefetti?

C: Andrebbe bene quello che indica Robie06 nelle conclusioni del suo post col quale sono d’accordo in gran parte… Se poi qualcuno ha qualcosa da suggerire può scrivere un commento.

F: OK, ci penserò…

C: OK, cià...